Ladri costretti alla fuga dalla «finta nebbia»

Hanno tentato il colpo in un magazzino di Spini ma il tentativo di disattivare il sistema d’allarme ha fatto scattare l’antifurto che crea una fitta coltre di fumo



TRENTO. Ad impedire il furto nel magazzino di Spini di Gardolo di una ditta di spedizioni è stata una cortina di fumo che ha di fatto impedito ai ladri di poter fare razzia e li ha costretti a scappare. È successo nella notte fra giovedì e venerdì e il diversivo offerto dal sistema antifurto ha funzionato davvero. Una nebbia tipo «val Padana» che ha neutralizzato l’attacco dei delinquenti e dato il tempo ai responsabili del magazzino e alle forze dell’ordine di arrivare sul posto. I ladri prima si erano preparati la strada convinti di poter mettere ko l’antifurto classico (quello che attiva la sirena e che è collegato con le centrali operative e i cellulari dei responsabili della sicurezza). Avevano quindi tagliato una parte della recinzione in modo da poter entrare lateralmente nella proprietà e poi hanno cercato di disattivare l’antifurto. Così facendo hanno, però, hanno attivato il secondo sistema di sicurezza che ha creato la fitta nebbia. Tecnicamente si chiamano antifurti nebbiogeni, e l’aggettivo è sufficiente per spiegare l’effetto. In una manciata di secondi, riempie l’area da proteggere con un’impenetrabile cortina di nebbia, confondendo i ladri e costringendoli alla fuga. Solitamente i furti avvengono nei primissimi minuti, quelli che passano dall’incursione e l’arrivo della forze dell’ordine. La nebbia, però, si è dimostrata essere un forte deterrente per impedire ai delinquenti di arrivare a mettere le mani sulla merce.

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