Ladri armati alla Prenatal bottino da 1200 euro

In due sono entrati quando mancavano pochi minuti alla chiusura e non c’erano clienti. Hanno minacciato le commesse con pistola e coltelli


di Mara Deimichei


TRENTO. Se qualcuno li avesse visti camminare in via San Pietro non avrebbe notato nulla di particolare, solo due ragazzi che passeggiano magari verso casa. La trasformazione dei due è avvenuta praticamente davanti alla porta d’ingresso della Prenatal dove con un veloce gesto si sono abbassati il passamontagna. Hanno aperto la porta del negozio dedicato ai bambini e hanno subito chiarito che non erano lì per un acquisto dell’ultimo minuto. Uno con la pistola spianata e l’altro mostrando il coltello, i due hanno messo a segno una rapina che ha fruttato circa 1.200 euro. Attonite e spaventate le due commesse che davanti alle armi puntate contro hanno fatto l’unica cosa sensata: non hanno opposto resistenza. Rapina lampo andata in scena ieri sera quando mancavano una quindicina di minuti alle 19. Poche secondi per portare la paura e per raccattare i soldi in cassa. E poi i due sono usciti e senza passamontagna calato sul volto, sono tornati ad essere due anonimi cittadini a passeggio.

L’allarme è arrivato immediatamente e nel negozio sono arrivati sia i carabinieri che la polizia. Nemmeno il tempo di aprire la porta e arriva un’altra notizia, quella della rapina - sempre a mano armata - alla gioielleria - che si trova all’interno del Mercatone Uno di San Michele. Dieci minuti al massimo, tanto passato da un colpo all’altro. Due rapine che in comune hanno solo la tempistica ma che chiaramente sono state compiute da bande diverse.

Ma torniamo a quello che è successo in via San Pietro. Le commesse hanno ripercorso più volte quella manciata di secondi che hanno cambiato la loro giornata e che resteranno impressi nelle loro mente. Ma sono pochi i particolari sui quali lavorare. Le poche parole che sono state pronunciate dai due, fanno ritenere che siano stranieri con ogni probabilità dell’est Europa, o almeno l’inflessione sarebbe sembrata quella caratteristica degli slavi. Nessuna indicazione, invece, che possa essere utile per fare un identikit visto che entrambi avevano il volto coperto dal passamontagna. Mentre le due donne rispondevano alle domande dei poliziotti, gli agenti della scientifica cercavano elementi che potessero essere utili nelle indagini come delle impronte digitali. Anche se su una porta di un negozio saranno centinaia se non migliaia. Quello che a quanto pare ha giocato a favore dei due rapinatori sarebbe il loro aspetto assolutamente anonimo prima di indossare il passamontagna. Tanto che nessuno negoziante - e in quella via ci sono esercizi commerciali quasi ad ogni piano terra - ha notato qualcosa o qualcuno che ha catturato la loro attenzione. Le indagini sono quindi ad ampio raggio e non si esclude nulla. Verifiche saranno fatte anche sulla presenza di telecamere anche nel cerchio attorno al Prenatal. Con ogni probabilità i due rapinatori dal centro città si sono allontanati a piedi, a quanto pare verso la chiesa di San Pietro. Magari qualcuno ha anche notato qualcosa di strano e dai cittadini quindi potrebbero arrivare delle indicazioni utili. Per quanto riguarda la pistola non è ancora chiaro se quella puntata contro le due commesse fosse giocattolo o fosse vera. Ma per le due donne quest’aspetto è certamente secondario: quell’arma ha fatto paura.













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