La nube giapponese è sulle nostre teste

La Provincia rassicura: «Nessuna radioattività è stata rilevata in Trentino»


Jacopo Tomasi


TRENTO. La nube radioattiva sta arrivando sopra di noi, nei nostri cieli. Dopo aver attraversato, nei giorni scorsi, Islanda e Francia, tra oggi e domani sarà sull'Italia e, quindi, sul Trentino. Nessun allarmismo, però. Secondo gli esperti non ci sarebbero rischi per la popolazione. Anche se nelle farmacie della città le persone chiedono informazioni e possibili rimedi. A 13 giorni dal terremoto e dallo tsunami che hanno devastato il Giappone, scatenando anche l'incubo nucleare, la nube radioattiva propagatasi dalla centrale di Fukushima sta arrivando nei nostri cieli. Secondo gli esperti, comunque, non ci sarebbe alcun rischio di contaminazione. Il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, ha addirittura negato la presenza di una nube tossica. «Ci sono normali masse d'aria che portano ridottissime quantità di radioattività e che possono essere misurate dai nostri strumenti», ha rassicurato ieri pomeriggio. «Non è escluso - ha aggiunto - che quando arriveranno sull'Italia domani (oggi, ndr) la quantità di radioattività sia così diluita che non si possa neanche misurare. E comunque escludiamo nel modo più assoluto che possa esserci qualsiasi pericolo per i cittadini». Rassicurazioni arrivano anche dai tecnici dell'Ispra, l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale che sta monitorando la situazione. «Nel loro movimento le masse d'aria vanno gradualmente depauperandosi del contenuto iniziale di radioattività, per cui si ritiene che quando esse giungeranno in Europa avranno una concentrazione di assoluta non rilevanza dal punto di vista radiologico». Si parla di valori da 10 mila a 100 mila volte inferiori a quelli che potrebbero avere impatto sulla salute delle persone. C'è chi dice facciano più male le radiazioni dei telefoni cellulari alle quali siamo sottoposti quotidianamente. Più che tranquillizzante il comunicato emesso ieri sera dalla Provincia, secondo cui nessuna radiottività è stata registrata nelle ultime ore: «I dati che si stanno raccogliendo in tempo reale dalle due stazioni di rilevamento automativo della radioattività, in funzione h24, di cui dispone il Servizio Antincendi della Provincia - una sulla copertura della caserma dei Vigili del fuoco a Trento, l'altra sulla cima della Paganella - non hanno a tutt'oggi evidenziato variazioni rispetto ai valori naturali di fondo e variazioni rispetto ai dati raccolti precedentemente all'evento della settimana scorsa in Giappone». In ogni caso, i trentini si stanno informando sui possibili effetti della nube radioattiva. Nessuna psicosi in città, anche se serpeggia un po' di preoccupazione. «In questi ultimi giorni - affermano le farmaciste della farmacia Lamberto Gallo, in piazza Erbe - molte persone chiedono informazioni sulla nube radioattiva. S'informano sulle compresse di iodio che "schermano" la tiroide dalle eventuali radiazioni, ma si tratta di un medicinale che va prescritto da un medico e che può presentare effetti collaterali. Di norma - continuano - noi rassicuriamo gli utenti spiegando che la situazione è assolutamente sotto controllo». Poche le richieste nelle altre farmacie del centro storico, De Battaglia in piazza Pasi e Dall'Armi in piazza Duomo. In quest'ultima, ieri mattina, si è recata una cittadina giapponese, probabilmente preoccupata dalle notizie che stanno arrivando dal suo Paese d'origine. Nessun accenno alla nube, infine, alla farmacia comunale di San Donà. «Fortunatamente la gente sembra tranquilla, nessuna psicosi o effetto-Chernobyl», afferma la farmacista. «Se mi chiedessero qualcosa, direi semplicemente di fare un po' d'attenzione sul cibo, evitando funghi, verdure a foglia larga e latte. Speriamo - conclude una cliente - che questa tragedia ci serva di lezione per evitare che, in Italia, si costruiscano centrali nucleari nei prossimi anni». Tema del prossimo referendum per fermare il nucleare.

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