La mappa dei tumori in TrentinoIncidenza inferiore alla media

In valle di Non l’incidenza dei tumori è mediamente bassa; in Primiero stanno meglio le donne, in val di Fiemme i maschi. La Vallagarina è quella che cela maggiori preoccupazioni. Sono i dati dell’indagine sui tumori tra la popolazione trentina



TRENTO. In valle di Non l’incidenza dei tumori è mediamente bassa; in Primiero stanno meglio le donne, in val di Fiemme i maschi. La Vallagarina è quella che cela maggiori preoccupazioni. Sono i dati dell’indagine sui tumori tra la popolazione trentina, ma come tutte le statistiche, anche questa va presa con le molle: i numeri vanno letti e interpretati.
Innanzitutto il tema va inquadrato in una valutazione più ampia, come per esempio quella delle regioni alpine. E questo dà una lettura sufficientemente positiva della situazione trentina che risulta leggermente migliore della media. Lo dimostra anche il fatto che la voce relativa al rapporto standardizzato di eccedenze è quasi sempre sotto la soglia paritaria di uno, vale a dire che il numero dei casi riscontrati è inferiore a quello della media attesa.
«La stessa individuazione di comprensori oltre l’eccedenza - spiega il dottor Silvano Piffer dell’osservatorio dell’Azienda sanitaria - non sta a significare che ci sono delle punte di allarme perché le variabili in campo sono troppe per poter dare una lettura tanto sbrigativa e frettolosa. Sono numeri che vanno contestualizzati.
Nella semplificazione, però, è inevitabile notare come la Vallagarina registri, in diverse occasioni, eccedenze pur minime di presenze tumorali. Per esempio nei tumori al fegato per quanto riguarda i maschi; del sistema linfatico e ancora al fegato per le donne. Eccedenze tumorali alla vescica nei maschi si registrano nei comprensori di Fiemme e Primiero, mentre al capo e al collo i numeri parlano male della valle dell’Adige, val di Sole e Giudicarie-Rendena. I problemi al fegato non sono però prerogativa della Vallagarina, ma toccano anche l’Alta Valsugana, la valle dell’Adige, l’Alto Garda e Ledro.
Per quanto riguarda la mortalità, invece, non si registrano picchi preoccupanti in nessun comprensorio (per le femmine), mentre fra i maschi c’è qualche eccedenza. Per esempio sui tumori alla vescica in Fiemme, Fassa e Alta Valsugana, al polmone in Giudicarie Rendena, al fegato nell’Alto Garda e in Vallagarina, al colon retto in valle dell’Adige e val di Sole e a capo e collo in Giudicarie e Rendena, Fassa, valle dell’Adige e Bassa Valsugana.
«Sono numeri di difficile lettura - spiega il direttore Piffer - che non ci permettono per esempio di valutare le motivazioni di certi risultati se non eseguendo una nuova e successiva indagine sul territorio alla ricerca di specifici indicatori».

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