La Finanza chiede le buste paga di De Godenz alla società Itap 

Su delega della Procura della Corte dei Conti acquisiti i cedolini del consigliere provinciale che si dice tranquillo: «Nessuna incompatibilità e non sono più amministratore dal 2013»



TRENTO. All’Itap spa, la società per l’incremento turistico dell’Alpe di Pampeago che gestisce le funivie della zona, sono rimasti piuttosto sorpresi quando hanno visto arrivare la Finanza. Gli uomini delle Fiamme gialle nei giorni scorsi sono saliti fino alla sede della società per chiedere le buste paga del consigliere provinciale Pietro De Godenz. I finanzieri hanno acquisito la documentazione su delega del procuratore regionale della Corte dei Conti Marco Valerio Pozzato. La magistratura contabile, infatti, ha aperto un’inchiesta sulla posizione lavorativa di De Godenz. Il consigliere provinciale prima di essere eletto era amministratore delegato dell’Itap, ma poi si era prontamente dimesso una volta eletto. Era rimasto dipendente part time e si è dimesso del tutto l’anno scorso. Oltre a essere dipendente ed ex amministratore dell’Itap, De Godenz ne è anche azionista, visto che detiene lo 0,8% delle quote. Da notare che l’azionariato di Itap è interamente privato. Alla chiusura dell’inchiesta, e all’eventuale invito a controdedurre, si potrà sapere di più sulle ipotesi accusatorie della Procura regionale della Corte dei Conti.

Al momento, lo stesso De Godenz dice di sapere della visita della Finanza, ma aggiunge di non sapere molto di più: «So che la Finanza ha acquisito le mie buste paga, ma è tutto regolare. Ero amministratore delegato, ma mi sono dimesso non appena eletto in Consiglio provinciale. Negli ultimi anni ero dipendente part time, ma senza potere di firma. L’anno scorso, poi, mi sono dimesso. La stessa giunta per le elezioni del Consiglio provinciale aveva rilevato che non c’era nessuna incompatibilità. Per questo posso dire di essere stato molto sorpreso quando ho saputo della visita della Finanza all’Itap, ma non vedo proprio cosa ci possa essere che non va».

De Godenz ha lasciato la presidenza e il ruolo di amministratore delegato della Nordic ski wm. Lasciò anche il cda di Itap spa per una questione di opportunità, posto che la società di capitali in questione è concessionaria di impianti a fune. La legge 2 del 2003 stabilisce in sostanza che il consigliere provinciale non può amministrare società partecipate dalla Provincia o società che dalla Provincia ricevono finanziamenti.

E forse proprio per questo motivo la Corte dei Conti sta cercando di fare chiarezza. Da notare, infatti, che la magistratura contabile ha giurisdizione su tutte le società pubbliche, sulle partecipate da enti pubblici e anche su come vengono impiegati i contributi pubblici. De Godenz, però, è tranquillo: «L’Itap in questi ultimi anni ha preso pochi contributi. Gli ultimi contributi consistenti di rilievo li ha presi nel 2006, quando ha rifatto un impianto di risalita». (u.c.)















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