La crisi ora colpisce anche gli avvocati

Il presidente Mauro Bondi: «La quantità di lavoro è diminuita. Siamo sempre meno, crollato il numero dei praticanti»


di Paolo Trentini


ROVERETO. La crisi morde anche tra gli avvocati, alle prese con la diminuzione delle entrate del numero di praticanti e preoccupati per il futuro. A margine della presentazione del terzo congresso giuridico distrettuale in programma da oggi fino a sabato, il presidente dell'ordine degli avvocati trentini Patrizia Corona e il suo vice Mauro Bondi hanno analizzato lo stato di salute degli avvocati roveretani. Il quadro che ne emerge non è dei più incoraggianti tra nuove generazioni poco impegnate, meno guadagni e lavoro che non sempre paga: «La crisi si fa sentire - ha spiegato Bondi - anche tra noi avvocati. La quantità di lavoro è diminuita, alcuni settori rimangono molto attivi, ma in altri si fatica».

Segno che in tempi economicamente difficili prima di ricorrere all'avvocato si valutano bene le spese che ciò comporterebbe e di conseguenza si cerca di risolvere litigi e contrasti per quanto possibile in maniera pacifica senza ricorrere alle vie legali. Le conseguenze si ripercuotono sull'attività degli avvocati: «La difficoltà di trovare assistiti e opportunità lavorative - prosegue Bondi - fa sì che per legali le entrate siano calate così come siamo calati noi di numero. Dopo un lungo periodo in cui gli avvocati roveretani erano in aumento, quest'anno si è registrato un calo, per non parlare dei praticanti il cui numero è crollato». Accanto ai dati economici preoccupa anche «l'impoverimento più preoccupante - ha spiegato Corona - non è tanto quello economico, ma quello culturale Se da un lato i giovani sono avvantaggiati dall'utilizzo di nuove tecnologie in quanto le utilizzano sin da piccoli, dall'altro lato il mio timore è che ci sia un impoverimento culturale sui grandi temi. Penso che l'avvocatura debba riappropriarsi del ruolo di guida culturale e sociale che ha svolto sinora. Questo momento di difficoltà può trasformarsi in un'opportunità di cambiare molte cose. La sfida è riuscire a dare maggiori garanzie alle categorie più svantaggiate che sono i giovani e le giovani donne».

Di tutto questo se ne accennerà anche oggi alle 15 al palazzo dei congressi di Riva del Garda quando l'avvocato Fausto Biagio Giunta terrà la lectio magistralis in occasione del 250° anniversario della pubblicazione del saggio di Cesare Beccaria "Dei delitti e delle pene". Il congresso proseguirà domani e sabato e tratterà alcuni dei temi più attuali come la bocciatura della legge Fini-Giovanardi, la legge 14 sulla violenza di genere, le nuove proposte sul divorzio, le pari opportunità e il rito Fornero. Particolare importanza sarà dato anche al processo civile telematico, l'ultima novità nel campo della giurisprudenza.

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