La Contrada Larga si aggiudica il Palio

Conclusa ieri con la tradizionale «tenzone» degli arcieri la manifestazione in Piazza Duomo



TRENTO. Il quindicesimo Palio delle Contrade praticamente non si è mosso da piazza Duomo. A vincerlo è stata infatti Contrada Larga (via Belenzani, via delle Orne, Galleria Tirrena e piazza Duomo) grazie all'uovo colpito da Renza Masera, nella prova di abilità e precisione. Otto le contrade in gara in rappresentanza di tutta la città, con Cristina Briani unica ragazza in gara e con la Contrada Larga a conquistare la sua seconda vittoria (la prima era stata nel 2009) di fronte ad una piazza Duomo gremita che ha accompagnato col proprio tifo, le fasi salienti e più spettacolari della manifestazione in stile medioevale. Il Gruppo Sbandieratori e Tamburi di Offagna (Ancona) si è aggiudicato il Festival Nazionale dell'antica arte del Gioco della Bandiera. Mentre Samuele Bettinazzi ha vinto il Mini Palio, battendo in finale il fratello Lorenzo. Già un'ora prima dell'inizio del Palio le gradinate allestite sul lato ovest della piazza erano esaurite da spettatori per lo più trentini pronti a tifare per le proprie contrade d'appartenenza. A ritmo di tamburo si sono succedute sia le contrade che tutti i protagonisti di questa edizione del Palio che è stata accompagnata da una bella giornata di sole, in tutto duecentottanta figuranti.

La vittoria della Contrada Larga è arrivata al termine di tre giorni di festa che hanno portato nelle vie del centro di Trento un'atmosfera medioevale. Lungo via Belenzani ed attorno a piazza Duomo le bancarelle che riproponevano gli antichi manufatti che hanno richiamato l'attenzione e la curiosità delle tante persone che hanno animato il centro storico in questo fine settimana. Gli artigiani della pietra focaia e delle pergamene sono stati i più ricercati. L'idea di ricordare la battaglia di Calliano combattuta tra le truppe delle Repubblica di Venezia e quelle trentine con questo Palio, ha ottenuto un effetto decisamente suggestivo, quanto coinvolgente. Ad intervallare le fasi di tiro con l'arco del Palio, molti spettacoli coreografici: oltre agli sbandieratori, giullari, mangia fuoco e duelli simulati con armature medievali. Sono stati i momenti più seguiti anche delle precedenti edizioni. Durante le prove di tiro, quella nella quale si doveva colpire un sacco appeso, è piaciuta molto anche perché richiedeva abilità. Bastava un minimo spostamento d'aria, o anche lo stesso colpire il sacco per farlo oscillare, trasformandolo in un bersaglio difficile da centrare.

Il Palio delle Contrade piace sia per l'atmosfera che crea, ma anche per i tanti particolari spezzoni in grado di rispondere a tutti i gusti. Risultando mai monotono e sempre diverso. Peccato solo che la pioggia abbia condizionato i primi due giorni del Palio ed in particolarmodo la cena “propiziatoria” di sabato sera. Ma nessuno si è perso d'animo e quello che non è andato al massimo per questa edizione, andrà meglio la prossima. (d.p.)













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