Il rogo scatenato da un caricabatteria

Padergnone: i danni, ridimensionati, ammontano a 1 milione, per la ricostruzione, previsto un anno per gli alloggi più alti


di Mariano Bosetti


PADERGNONE. L’incendio il giorno dopo: la palazzina quasi deserta avvolta da un silenzio irreale, interrotto dall’andirivieni di qualche inquilino, che trasloca nella propria automobile le cose meno ingombranti, per lo più vestiario, salvate dal fuoco. C’è poca voglia di parlare: solo cancellare questa brutta avventura e poter ritornare al più presto alla vita di prima.

Quello che è emerso di nuovo dalle indagini dei periti dei vigili del fuoco, sul posto anche ieri per ulteriori analisi, è che la causa scatenante dell’impressionante rogo è stato il corto circuito provocato da un caricabatteria del cellulare lasciato nella presa della corrente elettrica, in mansarda. Bisognerà attendere un paio di giorni per la stesura ufficiale della perizia dei vigili del fuoco: pur trattandosi di causa accidentale, è stata comunque scartata del tutto l’ipotesi del corto circuito riguardante gli impianti, anche perché di recente costruzione.

Intanto nell’ aiuola della casa, ieri è stato allestito un tavolino con generi di prima necessità per sollevare con questo piccolo atto di solidarietà il morale di coloro che sono stati colpiti dalla tragedia. All’esterno, sul fronte nord dell’edificio sono stati già posizionati dei container per il trasloco e il momentaneo deposito del mobilio recuperabile dagli appartamenti inagibili, mentre altri sono sistemati sul fronte ovest, messi a disposizione dalla Protezione civile, per il materiale recuperato dalla demolizione.

Si è valutata anche l’ entità dei danni, che rispetto all’ apocalisse di fumo e fiamme dell’ altro pomeriggio, è stata ridimensionata a circa 1 milione di euro in quanto i piani inferiori (piano terra e 1° piano)non sono stati direttamente interessati dall’ incendio, ma dalle conseguenze dello spegnimento (fumo ed infiltrazione d’acqua). Dopo il sopralluogo si è tenuta una riunione congiunta, coordinata dal sindaco Federico Sommadossi alla Caserma dei vigili del fuoco di Padergnone, per fare il punto della situazione con l’ intervento di tutte le parti interessate: dai tecnici incaricati della ristrutturazione, ai responsabili dell’ Immobiliare “Valle dei Laghi srl” (la società costruttrice), all’amministratore del condominio, al funzionario dell’ assicurazione (Reale Mutua), ai vigili del fuoco di Padergnone e soprattutto agli 11 proprietari.

«E’ stato un incontro indubbiamente utile – ha sottolineato il sindaco Sommadossi – che ha permesso innanzitutto di rassicurare i proprietari sulla copertura assicurativa (massimale di oltre 3 milioni di euro a fronte di 1 di danni), comprese le spese per l’alloggio momentaneo e il disagio del trasferimento. L’altro punto scottante i tempi certi per il ritorno a casa: per il piano terra e primo piano, trattandosi prevalentemente di piccoli interventi edilizi e di lavori di pulizia (danni dovuti per lo più alle fasi dello spegnimento) il rientro delle famiglie potrebbe avvenire fra poco più di mese. Più lunghi, invece, i tempi d’attesa per il 2° piano e soprattutto per la mansarda, quest’ultima da ricostruire completamente, come pure la copertura: in questo caso si oscillerebbe fra gli 8 e i 10 mesi». Pur nel contesto di questa tragedia, le 11 famiglie hanno trovato l’ ampia solidarietà della gente ed anche la vicinanza di un’ amministrazione comunale che si è fatta interprete di dare risposte concrete ed immediate.

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