Il parroco di Rallo sventa la truffa

Telefonata a don Luchi: «Ha ereditato, ma servono 4.000 euro per le spese». Il prete ha chiamato il 112



RALLO. La telefonata è arrivata sul cellulare del parroco di Rallo. Una voce professionale dall’altra parte del telefono. Una voce sconosciuta al religioso ma che era - ha spiegato - portatrice di una buona notizia. Anzi un’ottima notizia. Era infatti incaricato di eseguire le ultime volontà di un anonimo che era da poco deceduto e che aveva sempre avuto nel cuore la parrocchia di Rallo. E per dimostrare la sua vicinanza al centro religioso del paese noneso aveva deciso nelle sue ultime volontà un lascito da 53 mila euro. Soldi che avrebbe potuto certamente aiutare la parrocchia nelle sue diverse attività a favore della comunità e che don Luchi, questo il nome del parroco, avrebbe potuto utilizzare come meglio voleva. Un’ottima notizia, non c’è che dire ma c’era un piccolo «ma» finale. Per far diventare effettivo il lascito, infatti, era necessario un piccolo anticipo delle spese. Poca cosa rispetto alla cifra che poi sarebbe entrate nelle casse della parrocchia, è stato spiegato. In pratica il parroco avrebbe dovuto anticipare 4 mila euro per agevolare la pratica e avrebbe dovuto fare un semplice bonifico. Il religioso non ci ha pensato nemmeno un minuto e dopo aver salutato il suo misterioso interlocutore ha chiuso la comunicazione per iniziarne subito un’altra, questa volta con i carabinieri hai quali ha raccontato per filo e per segno la proposta gli era stata fatta. Non c’era cascato neppure per un minuto al tentativo di truffa telefonica e ha voluto spiegare tutto ai carabinieri anche per evitare, se possibile, che altre persone non caschino nella trappola.

Notizie di tentativi simili di truffa ne arrivano da varie parti d’Italia e pare che in questo periodo siano particolarmente presi di mira i parroci di piccoli centri. Magari l’idea è che istituzioni più piccole abbiano più bisogno di denaro per gli interventi quotidiani o per delle eventuali ristrutturazioni. Fatto sta che almeno a Rallo la missione è per fortuna fallita.

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