I russi «alla conquista» del Trentino

Aumento esponenziale delle presenze turistiche. Meta preferita? La val di Fassa



TRENTO. Negli ultimi sette anni è aumentato in modo esponenziale la presenza di turisti russi in Trentino nella stagione invernale. Dagli 8.912 arrivi certificati e 65.286 presenze dell’inverno 2007, il turismo russo in Trentino è infatti passato ai 28.288 arrivi e 203.645 presenze del 2013, con un aumento rispettivamente del 217% e del 211%. Per questo una delegazione di operatori turistici trentini ha partecipato ad un mini-tour promozionale in Russia, con una serie di incontri con addetti ai lavori nelle città di San Pietroburgo, Rostov sul Don e Samara. Si tratta - osservano gli esperti - di un mercato che incide sul totale del turismo invernale per una quota del 9%, mentre nel 2007 rappresentava un marginale 3,6%. Una clientela, quella russa, che per il 40% preferisce strutture alberghiere a 4 o 5 stelle e sceglie volentieri la Val di Fassa (62,4% delle presenze), oppure Campiglio, Pinzolo e la Val Rendena (26,5%), o la Val di Fiemme (4,6%) e la Val di Sole (2,6%).













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