I climbers «assaltano» i palazzi del centro storico

Successo dell’iniziativa: circa 550 partecipanti ad arrampicare senza corde lungo le strade del Giro al Sass. «Per un giorno conquistiamo la città»


di Emanuele Del Rosso


TRENTO. Non è uno spettacolo usuale quello regalato ai passanti, turisti e non, che ieri pomeriggio gironzolavano per Trento. Gruppi di climbers di tutte le età hanno dato l’assalto ai palazzi del centro storico, armati di scarpini, magnesio e materassini. È lo Street Boulder Contest 2014, giunto alla sua terza edizione: «Per un giorno all’anno ci impossessiamo della città, con la nostra allegria e i nostri colori», spiega Giordano Mazzini, uno dei quattro fondatori dell’Associazione Block and Wall, ideatrice del Contest. Un modo per far conoscere questa disciplina a grandi e piccini, per incuriosire, e per divertire i passanti. «Solitamente questo sport si pratica all’aperto o in palestra, mai in questa maniera. Portiamo via qualche partecipante al Trento Film Festival, attirandolo fuori dai cinema per godersi la città in un modo diverso dal solito».

Le regole dell’arrampicata boulder sono semplici: si parte da seduti a terra e si arriva, salendo senza corde, fino al punto segnato, toccandolo con due mani. I partecipanti che si sono pre-iscritti on-line sono stati più di 350, ed altri 200 circa si sono messi in coda in piazza Cesare Battisti. Sì perché, al di là del taglio amatoriale dato all’evento, si parla comunque di una gara inserita nel Rock Show Salewa. Alcune delle pareti quindi sono classificate come professionistiche, ed un giudice prende nota di chi riesce a “chiuderle”. Alle 18 la finale, in piazza Venezia.

Lungo tutto il “Giro al Sass” si sentono urla di incitamento, e applausi, quando qualcuno riesce ad arrivare in cima. Il clima è davvero entusiasmante. Nella Galleria dei Legionari un gruppo di climbers della Val Rendena dà l’assalto a due colonnine di granito. Alcuni passanti si fermano, commentano stupiti: «Ma come fanno? Io mai. Guarda che muscoli». Di certo lo spettacolo è apprezzato da tutti. Per via San Pietro le “pareti” sono addirittura quattro. Lì, Giordano, Elisa e Francesca aspettano il loro turno: «È una bellissima iniziativa», commenta Giordano, «io faccio arrampicata da molto, ma succede di rado di potersi cimentare con banche, negozi di vestiti, casse rurali». La pensa come lui anche Mattia, che è arrivato direttamente da Feltre apposta per questo appuntamento: «La città è strana, assolutamente diversa dal solito». Ad un certo punto arriva perfino la grandine ma, nelle zone più coperte, gli atleti a fermarsi non ci pensano neanche. Perché ogni “via” è una sfida e bisogna chiuderla, riprovando anche decine di volte. Ci si scambia consigli, ascoltando i più esperti che sono saliti in un attimo, tra gli sguardi ammirati della folla. Lo Street Boulder Contest raggiunge decisamente i suoi obiettivi: dare visibilità al climbing, far socializzare la gente e divertire non solo partecipa, ma anche chi sta a guardare.













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