Gita in Marzola con la sorpresa «orso»

Avventura per una famiglia che, durante una ferrata, ha incontrato l’animale. Segnalazioni anche da Povo



TRENTO. Un’escursione sul Chegul, la parte settentrionale della Marzola, è una «gita» cara e abituale per i trentini. È proprio sulla città, è tranquilla e quindi adatta anche alle famiglie. Ma è un’escursione che può anche riservare delle sorprese. Ne sa qualcosa l’usciere della Provincia che nei giorni scorsi aveva scelto quell’itinerario per passare qualche ora con la famiglia. Quello che non avrebbe mai pensato è di incontrare l’orso. Un incontro a distanza che però è stato molto «emozionate». Il gruppo era arrivato nel tratto dove è stata predisposta una piccola ferrata per superare in sicurezza una piccola forra. È stato in quel preciso momento che da sotto, dalla forra, la famiglia ha sentito un rumore un po’ sinistro. Un’occhiata verso il basso e ha così capito che di altro non si trattava se non del ruglio, il verso dell’orso che non è certamente una carezza per le orecchie di chi lo sente. Un incontro a distanza di sicurezza che l’uomo ha comunque raccontano alle guardie forestali anche per segnalare la presenza del plantigrado in quella zona. Probabilmente si tratta di un animale che ha perso il collare e - è sempre un’ipotesi - si tratta dello stesso orso che nelle ultime settimane è stato più o volte segnalato nella zona di Povo. Incontri che non hanno mai causato problemi. «Ormai è da tempo - spiega Maurizio Zanin dirigente del servizio foreste e fauna della Provincia - che alcuni orsi si sono stabilizzati nella parte orientale del Trentino. Ci sono almeno 3 o 4 esemplari che hanno superato i due ostacoli che sembravano inizialmente invalicabili ossia la ferrovia e l’autostrada. Uno si è addirittura avventurato fino in Slovenia dove, da quello che sappiamo, si trova tutt’ora». E, sottolinea, non è neppure la prima volta che un plantigrado si avvicina ai sobborghi del capoluogo. «Ci sono diverse segnalazioni che ci sono arrivate in questo senso - prosegue Zanin - da Sopramonte e in generale della zona del Bus de Vela. Ma non sono mai state segnalate delle problematicità».

Che ormai gli orsi non considerino più i centri abitato come off limits, lo dimostra anche l’ultima incursione al lago di Cei nella notte tra lunedì e martedì un orso ha sfasciato un’arnia. Nessuno l’ha visto, ma segni di unghiate e tracce a terra non lasciano alcun dubbio sul fatto che sia stato proprio un orso. Tanto che gli esperti della Forestale hanno già steso verbali e richieste di risarcimento alla Provincia per il danneggiato. In zona si dice che potrebbe essere l’orso «albino» (o biondo) filmato un anno fa sullo Stivo e che si aggirerebbe costantemente nella zona. Un maschio adulto stimato sui 200 chili di peso.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano