Giocatore infortunato: il Guaita vince la causa
Con la scadenza dei termini la sentenza di assoluzione diventa definitiva
DRO. «Non potevamo desiderare regalo di Natale migliore». E' felice, il presidente del Guaita Marco Santoni. E ne ha ben donde, visto che per lui e la sua società di calcio è la fine di un incubo. Sono, infatti, scaduti i termini per il ricorso in appello contro la sentenza che a giugno aveva dato ragione al sodalizio di Pietramurata nella famosa e ultramilionaria causa di risarcimento danni. Finisce, così, una vicenda giudiziaria protrattasi per oltre due anni e che ha visto sfilare più volte, in tribunale a Rovereto, i rappresentanti del Guaita e i familiari del giocatore di Pietramurata che nell'aprile del 2006, allora quattordicenne, si ritrovò ricoverato in ospedale a Verona per le conseguenze di un colpo alla testa ricevuto durante un fortuito scontro di gioco. Il ragazzo, quella domenica, si sentì male a casa sua, in tarda serata, ad alcune ore di distanza dalla fine della partita, e al momento dell'infortunio non vi fu nulla che diede ad intendere quanto fosse potenzialmente grave la situazione. Il giudice, nella sua sentenza, ha ritenuto le cure e l'assistenza fornite dai responsabili del Guaita assolutamente adeguate alla situazione e pertanto ha rigettato le richieste risarcitorie dei familiari del ragazzo che ammontavano, tanto per la cronaca, a circa 2,4 milioni di euro complessivi. Nei giorni di ricovero al neurochirurgico la paura lasciò spazio alla speranza e quindi alla gara di solidarietà che vide il Guaita impegnato in prima linea, assieme alla Figc e alla scuola, in una raccolta fondi per aiutare la famiglia. Oggi il ragazzo porta ancora addosso i segni di quella brutta vicenda ma i giorni del dramma e dell'orrore sono diventati fortunatamente i giorni del ritorno, seppur timido, alla vita. Ora che la vertenza è conclusa Santoni ringrazia l'avvocato Luigi Olivieri per l'assistenza processuale e umana, e auspica che ciò sia di monito al mondo del calcio affinché dia alle società maggiori garanzie assicurative e legali.