“Generazione ’68”, mostra globale 

Dal 14 maggio al 15 dicembre a Sociologia. Ferrandi: «Studio oltre le ideologie» 



TRENTO. «Un approccio che non risente delle sedimentazioni storico-ideologiche» questo, secondo Giuseppe Ferrandi, direttore della fondazione museo storico del Trentino, il modus operandi seguito durante la realizzazione dell'esposizione “Generazione '68”. La mostra, che verrà inaugurata lunedì 14 maggio presso il dipartimento di sociologia e ricerca sociale di Trento, e rimarrà aperta fino al 15 dicembre, si propone di analizzare non solo il '68 ma il fermento di tutta la decade. «Anziché concentrarci sulle conseguenze, ovvero su come linguaggi, stili e miti dell'epoca abbiano influenzato gli anni successivi- spiega Michele Toss, uno dei curatori- abbiamo scelto di fare un lavoro diverso, analizzando in maniera critica il fenomeno partendo dalla sua nascita, considerando quindi gli anni '60 nella loro globalità. Non solo, abbiamo voluto mantenere un filo conduttore tra la dimensione locale e il contesto internazionale, mostrando quali siano state le influenze dell'orizzonte valoriale della generazione del '68 anche fuori dal Trentino e dall'Italia tutta». Tre le sezioni che compongono la mostra, che seguono la disposizione dei piani dell'edificio: “il '68 dei giovani”, per avvicinarsi al costume, alla musica, alla cinematografia di quegli anni; “il '68 dei movimenti”, dove verranno illustrati i simboli delle proteste studentesche e “il '68 di sociologia”, dedicato ad illustrare le tappe fondamentali della storia della facoltà. Coinvolti anche gli studenti dell'ateneo, che saranno presenti alla mostra in qualità di guide. Altra iniziativa patrocinata dalla fondazione museo storico, il convegno che si terrà dal 17 al 19 maggio presso le gallerie di Piedicastello, in occasione del centenario del primo conflitto mondiale. Per tre giorni storici, registi ed esperti di mass media italiani e non, si confronteranno sul modo in cui cinema, televisioni, arti grafiche e web hanno affrontato il tema della grande guerra nel corso degli ultimi anni. Non solo teoria ma anche pratica: al termine del convegno i partecipanti avranno modo di cimentarsi in un gioco e misurarsi con la crittografia, per “toccare con mano” l'utilizzo delle tecnologie di telecomunicazione durante il conflitto. ( a.so.)















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