Gardolo boccia il prg «No a nuove edificazioni» 

Lo scontro. Il consiglio dice no alla variante del Comune per la lottizzazione in via XXV Aprile  Il sindaco: «Soluzione per il cohousing». La replica: «Smentiti gli impegni a non costruire»


Daniele Peretti


Gardolo. Il consiglio di circoscrizione di Gardolo boccia all’unanimità la variante al Prg ed è, al momento, l’unica circoscrizione che lo abbia bocciato.

Un autogol dell’amministrazione comunale che a luglio scorso nella persona del sindaco Andreatta, si era impegnata a non aumentare gli spazi edificati, assumendosi l’impegno a recuperare l’esistente per non consumare ulteriore territorio. All’ultimo è stata però individuata un’area di 25 mila metri quadrati in via XXV Aprile a nord del Parco di Melta alla quale viene concessa l’edificabilità su una superficie di circa 7 mila metri. Nel dettaglio 15 mila metri quadrati della superficie totale sarebbero destinati a zona servivi, il 20% del costruito a spazi comuni ed il destino finale sarebbe quello del cohousing.

Ma per i consiglieri, al di la delle finalità, resta una variante in assoluta antitesi con gli impegni presi, tanto da essere definita “una soluzione tappabuchi”. La presidente Antonella Mosna: “Si tratta di una soluzione del tutto contraria allo spirito del cohousing che nasce come iniziativa di base, per scelta condivisa da chi lo richiede. In questo caso il Comune concede ad un privato sia il permesso di costruire, ma anche quello di trovare chi aderisce al progetto. Ma se poi tra qualche anno ci sono dei ritiri che fine fa il fabbricato?”. Deciso l’intervento di Alessandro Frontuto, presidente della Commmissione Urbanistica, che ha annunciato la decisione di voto contrario in primo luogo per il mancato rispetto dell’impegno preso dal sindaco sullo stop alle nuove edificazioni, e per il mancato dialogo con la circoscrizione che si è trovata di fronte ad una decisione già presa. “Nulla in contrario al cohousing, ma non possiamo accettare un’imposizione che di fatto porterebbe altro cemento, impedirebbe un ampliamento del Parco di Melta e aggraverebbe la situazione del traffico su via IV Novembre”. Il sindaco Andreatta ha difeso il progetto considerato come una risposta ad una richiesta: ha riconosciuto l’impegno preso a luglio di fronte allo stesso consiglio comunale di non edificare ulteriormente, riconoscendo però di aver dovuto trovare una soluzione al cohousing avendo ricevuto anche due specifiche richieste da parte di due gruppi di cittadini. Infine ha chiesto che fosse adottata una votazione come quella a Trento Sud, dove le variazioni sono state approvate ma con delle osservazioni contrarie delle quali si farà portavoce all’imminente riunione della commissione urbanistica comunale. Tutto inutile. Il consiglio è rimasto compatto nel voto contrario.













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