Fioccano le multe in piazza Mostra

La metà delle sanzioni nella Ztl viene distribuita lì: 1.432 in sei mesi


Luca Marognoli


TRENTO. Per gli automobilisti è un salasso, per i vigili una fonte di grande lavoro, per il Comune una voce economica non da poco. Nella zona a traffico limitato la metà delle multe viene appioppata in piazza Mostra, che si conferma la "grande trappola" soprattutto per i turisti e i trentini che frequentano poco il capoluogo. Solo nel secondo semestre del 2011 le sanzioni sono state 1.432 su 2.885. Il caso è noto ed è scoppiato dopo che la piazza nel 2008 è stata divisa in due per ricavare i posti sottratti nelle vie Manci e San Pietro. Un aggiustamento che si è trasformato nell'unico allargamento della Ztl fin qui effettuato, nonostante le richieste che giungono da più parti di estendere il perimetro (l'assessore alla mobilità, Michelagelo Marchesi, ha promesso un'accelerazione di questo processo per piazza Santa Maria e via al Torrione).

Ma perché piazza Mostra miete così tante vittime tra gli automobilisti? Il motivo principale è la difficoltà, per gli automobilisti, nel rendersi conto che la prima parte della piazza è accessibile liberamente e la seconda no. Concentrato nella sua caccia al posto, soprattutto nei periodi di punta, il conducente dell'auto di turno passa «il confine», ingannato anche dal fatto che dall'altra parte è sempre pieno allo stesso modo. Marchesi sottolinea che il Comune, negli anni, ha fatto il possibile per potenziare la segnaletica: «Quello è un valico da non superare e francamente le indicazioni sono chiare ed esplicite per poter creare fraintendimenti». E' vero: il cartello di divieto di accesso è di dimensioni notevoli e anche la segnaletica orizzontale decisamente evidente.

Resta quella messe di sanzioni, che difficilmente è attribuibile ad una volontarietà nel comportamento degli automobilisti. Va infatti sottolineato che per i trasgressori la multa è doppia: divieto di transito e di sosta. L'assessore dà la sua interpretazione: «Chi si avventura oltre il limite lo fa probabilmente perché vede dei parcheggi liberi aldilà e non legge con attenzione la segnaletica. Ma quantomeno il dubbio dovrebbe porselo. Noi non abbiamo nessun interesse a fare cassa con le multe: abbiamo voluto garantire parcheggi alle vie San Marco e San Pietro».

Delle 2.885 multe irrogate la grande maggioranza è di questo tipo (2.457), davanti a quelle per solo transito (357). Briciole la sola sosta (49) e la mancata esposizione del permesso di circolazione (22). Quanto all'aspetto geografico, dopo piazza Mostra il punto dove fioccano più multe è via Maffei, con 275, anche questa ai bordi della Ztl: in questo caso è possibile prevedere che qualcuno entri addirittura contromano, in retromarcia, dalla trafficatissima via Prati. L'entrata principale, infatti, è via Verdi, dove le multe sono "solo" 95 (quinto posto). Il podio è concluso da piazza Santa Maria Maggiore, con 228: anche qui la segnaletica è chiara ma la vicinanza a piazza Duomo e al Giro al Sass spinge alcuni automobilisti a varcare il limite, compiendo per di più manovre vietate e pericolose.

Intanto sull'argomento torna Vittorio Bridi (Lega), che giudica i varchi elettronici «un'inutile spesa pubblica», proponendo in alternativa un'intensificazione dei controlli, l'allargamento della Ztl e la realizzazione del parcheggio multipiano all'ex Sit.













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