Finto carabiniere e finto cellulare la truffa è servita

trento. Ad ispirarle fiducia era quella foto pubblicata sul profilo Whatsapp in cui si presentava come un carabiniere. E così, per quanto timorosa ad effettuare acquisti via internet da privati e non...



trento. Ad ispirarle fiducia era quella foto pubblicata sul profilo Whatsapp in cui si presentava come un carabiniere. E così, per quanto timorosa ad effettuare acquisti via internet da privati e non da aziende, aveva deciso di fare la ricarica della carta Postepay da 300 euro per acquistare un iPhone 7. Come è finita? Con una denuncia per truffa perché quel cellulare non è mai arrivato a destinazione e il “signore” dopo aver incassato i soldi, non si è fatto più trovare. A finire sul banco degli imputati è un trentenne pugliese che è accusato di aver raggirato una quarantenne trentina.

Tutto è iniziato nel più classico dei modi, ossia controllando su vari siti delle offerte perchè voleva acquistare un nuovo telefono. Fra i vari annunci, la donna è stata colpita dallo smartphone della Apple che veniva messo in vendita a 300 euro. Un buon prezzo che l’ha spinta a contattare l’uomo utilizzando il numero di telefono che veniva fornito. E ha stabilito il contatto tramite la piattaforma di Whatsapp. La foto del profilo dell’uomo richiamava all’Arma dei carabinieri, come se lui stesso fosse un militare. Un elemento questo che ha avuto il suo peso: la donna riteneva di potersi fidare di lui. E quindi alla fine ha deciso che sì, quel telefono lo avrebbe comperato. Ha seguito le informazioni che le sono state offerte e ha fatto una ricarica da 300 euro sulla Postepay indicata. E poi il silenzio: nessun cellulare recapitato e nessuna risposta alle chiamate. Da qui la denuncia e il processo.













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