Finché la barca (di cartone) va: è la regata più folle
Domenica la regata riservata alle barche “fai da te” con gli scatoloni
TRENTO. Barchette di carta, anzi di cartone, protagoniste domenica di una regata sul lago di Ledro: ecco la Soap kayak race che per la prima volta ha debuttato in trentino, dopo decine di edizioni su laghi e fiumi del nord Italia. La formula è molto semplice: si prendono alcuni cartoni (circa 7 metri quadrati), un rotolo di nastro adesivo (uno solo, secondo il regolamento) e si confeziona una barca (tempo massimo due ore) su cui salire a bordo con fiducia. Gli equipaggi sono di due persone, con i maschi più pesanti pronti a sfidare l’antica legge di Archimede secondo cui un corpo immerso in’acqua riceve una spinta verso l’alto pari al volume spostato.
Funziona? Sì. Anche se prima o poi la barca affonda. Ma - dice l’esperienza - può galleggiare anche per un paio d’ore. Il divertimento è assicurato e - dice il lecchese Riccardo Mandelli, che si è inventato questo evento e domenica l’ha portato a Ledro su invito della Pro Loco - pare che le donne siano più brave degli uomini. E non solo perché sono più leggere, ma perché ci mettono più testa nel progettare la barca.