Filmati pornografici con bimbi di 8 anni, arrestato un agente

L’uomo è finito in manette nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Trento che ha portato a 11 perquisizioni



TRENTO. Maxioperazione contro la pedopornografia online.La polizia postale ha eseguito 11 perquisizioni in varie province (Milano, Cremona, Firenze, Pisa, Pescara, Ascoli, Roma e Catania) alla ricerca di materiale pedoponografico. I provvedimenti sono stati emessi al termine di una raffinata attività d’indagine telematica, durata oltre un anno del Compartimento polizia postale di Trento. Gli agenti hanno anche arrestato un bolognese di 55 anni, residente a Firenze. Nel suo computer sono state trovate 4.800 foto e 130 video pornografici con minori anche di 8 anni. L’uomo, che di mestiere fa l’agente di affari, si definisce «studioso e saggista di esoterismo e discipline di frontiera». L’arresto è scattato in flagranza durante una delle 11 perquisizioni disposte dalla Procura di Trento, che sta indagando su uno scambio di file pedopornografici attraverso il programma di condivisione di file Emule.

L’attenzione degli investigatori si era concentrata anche su un’utenza telefonica di Campi Bisenzio che poi è risultata essere intestata alla compagna dell’arrestato. Durante la perquisizione sono stati sequestrati i computer, gli hard disk e le pen drive del 55enne, nei quali gli agenti di polizia postale hanno trovato i file a contenuto pedopornografico.

L'inchiesta della Procura di Trento era partita dopo l'arresto di un commesso trentino di 41 anni, S.S. le sue iniziali, eseguito nel febbraio dello scorso anno. Nel suo computer vennero trovate 250 fotografie di bambini in pose inequivocabili e 500 video con immagini a forte carattere sessuale. E dove gli sfortunati protagonisti erano ancora una volta bambini. Gli agenti della polizia postale erano arrivati a lui durante un lavoro di monitoraggio del fenomeno. «Un lavoro quotidiano per noi - spiega la dirigente della polizia postale, Tiziana Pagnozzi - che usiamo metodi diversi per controllare siti e scambi di materiale pedopornografico». da quella prima operazione si è giunti a quella dell’altro ieri che ha portato all’arresto di Firenze. Gli undici perquisiti erano in contatto telematicamente con il commesso trentino. Scambiavano files con lui via Emule. L'uomo era stato arrestato anche nell'ottobre del 2008 assieme ad uno di Borgo, per lo stesso reato. Nella sua abitazione allora la postale aveva rinvenuto non solo decine e decine di dvd con immagini pedofile, ma sequestrò anche alcuni hard disk portatili. Allora entrambi avevano spiegato di aver scaricato tramite Emule o da alcuni siti specializzati le immagini, ma di essersi limitati a conservarle sul computer o sui supporti magnetici senza scambiarle con altri.

Il tema è molto delicato e sul sito della polizia è possibile trovare varie indicazione - rivolte specialmente ai genitori - per salvaguardare i più piccoli da questi pericoli. Soprattutto si consiglia di non lasciare i bambini da soli davanti al pc e di spiegare quali potrebbero essere i potenziali pericoli della rete. Ma soprattutto di seguirli passo passo, verificare la cronologia e utilizzare anche dei software filtro.

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