Feste del ringraziamentointerrotte dai carabinieri



TRENTO. Due episodi incresciosi hanno segnato la «Giornata del ringraziamento» che segna la fine del Ramadam musulmano. A Tione e ad Arco le forze dell’ordine sono intervenute per verificare la regolarità della macellazione.
  A Tione, nei pressi di un agglomerato rurale, un gruppo di famiglie originarie del Magreb (Marocco e Tunisia), da parecchi anni ormai residenti a Tione e Bolbeno: stavano dando vita allo loro festa che prevede l’uccisione, la successiva macellazione e consumazione di un agnello sacrificale. Su segnalazione del proprietario di uno degli insediamenti rurali - (con il quale sembra non corrano buoni rapporti di vicinato) - intervenivano i Carabinieri e il responsabile distrettuale del servizio di veterinaria, il dottor Franco Fasoli. L’accertamento portava ad individuare il regolare acquisto degli agnelli, ma nello stesso tempo, alla scoperta della mancata richiesta del permesso di macellazione privata presso il Comune del luogo. Dopo accurato sopraluogo, le forze dell’ordine in sintonia con il medico veterinario, riconoscevano quindi la regolare presenza delle bestie, ma sospendevano il rituale religioso.
 Ad Arco, nove cittadini di origine marocchina, regolarmente residenti nell’Alto Garda e in Vallagarina, sono stati bloccati, ieri pomeriggio, mentre erano impegnati in un’attività di compravendita di pecore con tanto di uccisione e macellazione sul posto, in violazione delle norme igienico-sanitarie. Cinque i capi sgozzati e tagliati a pezzi per essere successivamente consumati in occasione della festa del sacrificio. Altre due pecore, invece, sono state salvate poco prima della mattanza. I vigili urbani sono stati allertati da una telefonata anonima, probabilmente qualcuno che si è accorto di ciò che stava accadendo nelle campagne dell’immediata periferia di Arco, ai piedi della discarica della Maza. Così è scattata l’operazione. (gl.m.-f.s.)













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