“Festa Fratellanza” In centinaia sul fronte della Grande Guerra

Incontro fra popoli a Passo Paradiso, con autorità italiane e austriache. «No ai muri. Costruiamo un futuro di pace»



TRENTO. Centinaia di persone hanno partecipato ieri a Passo Paradiso alla 39.ma Festa della Fratellanza, in ricordo dei caduti sul fronte della Grande Guerra. L'assessore provinciale alla coesione territoriale ed enti locali Carlo Daldoss, di fronte a rappresentanti di quelli che cento anni fa appartenevano ad opposti schieramenti, ha ricordato che la Festa della Fratellanza è un momento che obbliga a riflettere. "Il futuro", ha detto, "lo si affronta se si hanno solide radici e una prospettiva. Nuovi muri e nuove frontiere non sono il fondamento della sicurezza: è lo stare assieme e condividere speranze e valori forti che può generare un futuro di attenzione e tranquillità". Ha poi ricordato la grande opera di Emilio Serra, ideatore della manifestazione assieme a Kurt Steiner, che concepirono la Festa della Fratellanza non solo per onorare doverosamente la memoria dei caduti, ma soprattutto per accrescere la consapevolezza della pace nelle nuove generazioni. "Parlare di fratellanza con coraggio come fece Emilio Serra è quanto serve a costruire un futuro di pace per noi e i nostri figli".

Alla manifestazione erano presenti altre personalità istituzionali, che hanno portato il loro saluto: il vicepresidente della Regione Trentino Alto Adige Lorenzo Ossanna, il senatore Franco Panizza, la sindaca di Vermiglio Anna Panizza, il console generale d'Austria Wolfgang Spadinger, il presedente della Croce Nera del Vorarlberg colonnello Erwin Fitz. Nel suo intervento il vicepresidente regionale Lorenzo Ossanna ha voluto ricordare che la guerra non è un evento astratto e lontano, ma un male presente purtroppo nel cuore stesso dell'Europa. Il console Spadinger ha invece esortato a lodare lo sforzo europeo di unità e lo sguardo a valori comuni, al di là delle differenze di opinione e soprattutto dei rischi transnazionali che minano la concordia tra i popoli, come le guerre attuali e il terrorismo. Alla manifestazione hanno partecipato numerosissimi rappresentanti dei Gruppi Kaiserschützen, Kaiserjäger e Standschützen, della Compagnia Schützen della Val di Sole, dei Gruppi Alpini del Trentino, dell'Alto Adige e della Lombardia con centinaia di gagliardetti e i membri in uniforme storica appartenenti all'associazione Carabinieri di Milano.













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