TRENTO. La prima a «partire» è stata la sua macchina: era stato fermato dai carabinieri e denunciato per guida sotto l’effetto di stupefacenti. Poi è stata fermata anche la macchina della madre e alla fine anche quella del padre. Insomma la famiglia ha «perso» (nel senso che sono state fermate) tutte le vetture e disposizione.

Il tutto è successo in pochi giorni ed è tutto iniziato con un controllo dei carabinieri che hanno fermato una macchina per una normale verifica. Il ragazzo al volante dava chiari segni di non essere proprio in perfette condizioni. E si è scoperto che era sotto effetto d stupefacenti. Automatica la denuncia e il sequestro della macchina.

Il ragazzo però non ha resistito alla tentazione di rimettersi al volante e lo ha fatto utilizzando la macchina della madre pochi giorni dopo. Va a Gardolo ed entra in un bar per prendere il gelato. Ha però da discutere con la barista che viene anche minacciata. Vengono chiamati i carabinieri che intercettano il ragazzo. E scoprono che si tratta dello stesso fermato pochi giorni prima. E che non poteva stare al volante visto che era senza patente. Scatta quindi la multa per guida con patente ritirata (2 mila euro circa) e viene fermata la vettura.

Ma passano pochi giorni e la scena si ripete. È sempre lui al volante della macchina ma è sempre senza patente. Questa volta la vettura è quella del padre ma il destino è lo stesso di quella della madre: viene fermata. E per il giovane c’è la nuova sanzione per guida con patente ritirata. Pare che la scena non debba più ripetersi perché le auto in famiglia sono finite ma queste bravate alla fine costeranno decisamente molto caro fra multe e soldi per fermi.