Famiglie, assegni e sconti sui ticket

Ecco i primi contenuti della finanziaria: per i comuni niente addizionale Irpef


Robert Tosin


TRENTO. L'unico assessore a cui non verrà toccato il portafoglio l'anno prossimo sarà Ugo Rossi: sanità e welfare saranno gli unici settori che vedranno un incremento delle risorse a disposizione. Il presidente Dellai nel tracciare le linee guida del prossimo bilancio si è fatto un punto d'onore nel contrastare la manovra nazionale che al contrario bastona famiglie e fasce deboli.

«Certo non sono gli aumenti a cui eravamo abituati - precisa Rossi - ma c'è un incremento che ci permette di prestare attenzione ad un settore molto delicato».  Il primo e significativo intervento, anticipato dallo stesso Dellai in aula di fronte al consiglio provinciale che per la prima volta ha potuto ascoltare i principi di stesura del bilancio, riguarda il coinvolgimento dei Comuni nell'imporre un blocco delle addizionali. Molti municipi, a fronte dei tagli, avevano già fatto un pensierino all'introduzione della nuova gabella. Pure il Comune di Trento era molto tentato.

Ma la giunta punta ad un accordo per bloccare sul nascere quest'idea. «Non c'è dubbio - spiega l'assessore - che l'addizionale diventa un ulteriore e forte aggravio per le famiglie, alle quali si toglierebbe ulteriore capacità di spesa. E' preferibile, piuttosto, che i Comuni in difficoltà a far tornare i conti dirottassero la loro attenzione su "tasse di scopo", cioè mirate in settori dove ci sono contribuenti che possono permettersi di dare qualcosa in più. Penso, per esempio, agli immobili. L'importante è che non si insista su una tassazione indiscriminata».

E' ancora prematuro fare i conti, anche perché non ci sono certezze sugli impegni che Roma pretenderà da Trento in quanto a contributo sul contenimento delle spese pubbliche. Il gruzzolo provinciale non sarà, in ogni modo, risicato ma la parte difficile è consolidare le posizioni per evitare che poi si inneschi un processo in caduta libera. La sanità potrà contare su oltre 1,2 miliardi di euro, in leggero aumento rispetto all'anno in corso. Per il welfare legato alla famiglia ci sono 15 milioni di euro, intesi solo come disponibilità economica per le agevolazioni. «Il 2012 - spiega Rossi - sarà l'anno dell'entrata a regime della legge sulla famiglia approvata a gennaio. Priorità tra le priorità sarà l'attenzione alla fascia 0-3 anni, in tutti i suoi aspetti, anche per favorire la conciliazione del tempo per chi lavora. Quindi dare risposta in termini di servizi alle famiglie con figli piccoli. E poi c'è tutta una serie di interventi previsti dalla legge a supporto dei nuclei come il contributo per quelli numerosi con il quale far fronte alle spese vive di tutti i giorni».

La priorità del settore sarà sancita dalle cifre che non prevedono decurtazioni, anche se dovranno fare i conti con un aumento inferiore alle attese. Assistenza, sanità e casa saranno comunque punti di riferimento sui quali Dellai ha deciso di non cedere, anche se sarà inevitabile una forte attenzione nella gestione delle risorse (con la "guerra ai furbetti"), come d'altra parte è richiesta a tutti gli altri settori.













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