Ex caserme del Bondone: «Subito il finanziamento» 

Alle Viote. Pattini chiede un’accelerazione da parte della Provincia per avviare il recupero Lo sviluppo della montagna passa anche attraverso la destinazione degli edifici al turismo



trento. Il dibattito sulla funivia (o qualsiasi cosa servirà per collegare la città con la sua montagna) ha risvegliato l’interessa su tutto il Bondone, un’area potenzialmente di forte impatto turistico ma che negli anni ha scontato indecisioni, tentennamenti, scarsità di risorse, scelte sbagliate o addirittura immobilismo.

Il recupero

Chiusa però la partita, decisamente importante, della modifica del piano regolatore per inserire se non altro un’ipotesi di collegamento, ora restano in piedi altri temi. Per esempio il recupero delle caserme alle Viote, anche questo nodo gordiano che non è mai stato sciolto. Sul tema torna alla carica il consigliere comunale Alberto Pattini (Patt) che ha presentato una interrogazione per sollecitare la Provincia a finanziare in tempi rapidi il recupero degli edifici da destinare a un turismo giovanile, culturale e sportivo. La cosa era stata messa nero su bianco nella delibera approvata il 13 marzo scorso sullo sviluppo del Monte Bondone, ma evidentemente la paura di Pattini è che rimanga solo nelle intenzioni e non vi siano passi concreti come potrebbero esserlo un finanziamento e una progettazione. Intanto le ex caserme sono in una situazione di degrado e di abbandono che dovrebbe mettere fretta al recupero di un patrimonio potenzialmente molto importante in un’ottica di sviluppo turistico e di fruizione della montagna.

La polemica

Non poteva mancare, sul tema, anche un tocco di polemica politica, inevitabile se qualche progetto rimane fermo negli anni e dove si cercano responsabilità all’immobilismo. A scatenarla questa volta è il consigliere provinciale Cia che, di fatto, chiede a Pattini dove sia stato finora su tematiche che ils uo partito, il Patt, avrebbe potuto affrontare prima avendo gli strumenti di governo necessari per farlo. E dopo avergli ricordato che già sull’Hotel Panorama di Sardagna aveva interrogato fuori tempo massimo, ora ci riprova con le ex caserme. «Anche su questo argomento - scrive Claudio Cia - il sottoscritto, nel 2015, interrogava l'allora Giunta provinciale Rossi (sempre del Patt) per evidenziare lo stato di degrado delle ex caserme, chiedendo se vi fossero progetti riguardanti il recupero di tale complesso. Ovviamente il centrosinistra a guida "autonomista" non è andato oltre alle poche righe di risposta di rito, e gli anni sono passati, e le strutture sono rimaste al loro destino. Ecco perchè questo improvviso risveglio del Patt a livello cittadino, non è minimamente credibile».













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