Estorsione a una mamma per avere la cocaina

La squadra mobile di Trento ha arrestato tre macedoni che hanno minacciato di morte la donna: le volevano far ipotecare la casa per pagare la droga



TRENTO. Una scena degna di un film di Scorsese, quella che un’anziana signora e suo figlio, entrambi originari di Santo Domingo, hanno vissuto domenica sera. I due se ne stavano nel loro appartamento di Trento quando sono stati raggiunti da una vera e propria squadra punitiva composta da tre macedoni. Due di questi, Tino Colombo, 37 anni, e Sebadin Bajrami, 38 anni, venivano dalla Germania, il terzo, Deniz Redjep, invece vive a Trento con la famiglia. I tre, probabilmente mandati da qualcuno, pretendevano il pagamento di una partita di cocaina. Dicevano che il figlio della donna aveva con loro un debito di 44 mila euro per via di un carico di cocaina. E se la sono presa con la madre. L’hanno spaventata con minacce di morte e modi violenti. Talmente spaventata da convincere la donna a ipotecare la sua casa di Santo Domingo per pagare la partita di cocaina.

La donna e il figlio domenica erano così spaventati da accettare di imbarcarsi subito sul primo aereo per il loro paese di origine e per andare a ipotecare la casa. I tre macedoni li avevano fatti salire in auto e li stavano portando proprio alla Malpensa, quando sono stati bloccati dagli uomini della squadra mobile di Trento.

Gli agenti hanno saputo del tentativo di estorsione violenta ai danni dei due dominicani e si sono subito messi all’inseguimento. Hanno intercettato l’Oel Zafira sulla quale viaggiavano i tre macedoni con la donna. I tre avevano fatto firmare alla donna anche un impegno scritto a versargli entro la fine di novembre almeno 13 mila euro. Per fare questo la donna si era impegnata ad andare in patria e a ipotecare la sua casa.

L’intervento degli agenti della squadra mobile, però, ha evitato il peggio. I poliziotti hanno bloccato i tre macedoni e li hanno arrestati per tentata estorsione aggravata. I tre compariranno domani davanti al giudice di Rovereto, competente per territorio perché l’arresto è stato eseguito all’area di servizio Nogaredo ovest.

Il figlio della donna vittima dell’estorsione era già noto alla polizia di Trento. Infatti già nel 2008 la squadra mobile lo aveva arrestato alla Malpensa di ritorno dal Sud America con un chilo di coca dentro degli ovuli che aveva ingoiato. Adesso questo inquietante episodio con i trafficanti che hanno cercato di incassare il loro credito in maniera violenta. Ma la polizia è arrivata prima.

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