«Educare alla vita digitale è educare alla vita stessa»
Il professor Matteo Lancini questa sera al teatro Sociale Il Safer internet day comincia stamattina con gli studenti
Professor Lancini, i giovani e internet: sembra un binomio indissolubile che preoccupa genitori ed educatori.
Stiamo parlando di una generazione nata e cresciuta nel mondo digitale. Questo è il loro mondo, ma anche il nostro mondo. E lo sarà sempre di più perché la vita e il lavoro passano e passeranno inevitabilmente attraverso internet e i computer in genere.
Ma c’è davvero questa deriva che genera ansia e paura tra i genitori? Da più parti si spinge per il “proibizionismo”: togliamo i telefonini a scuola, proibiamo i videogiochi, chiudiamo i computer…
Tranne poi vedere che i genitori sono i primi a farsi selfie ovunque, a riprendere col telefonino il saggio di danza del piccolo, a fotografare il piatto ordinato al ristorante, oppure a regalare a Natale il cellulare al bambino, così lo possiamo controllare meglio. Se chiediamo di limitare internet ai giovani, dovrebbero prima farlo gli adulti.
Quindi il divieto non è la strada giusta.
Sappiamo benissimo che i ragazzi, soprattutto gli adolescenti, non sono “controllabili”. È necessario, come è sempre stato, un confronto, un’educazione su temi che sono il loro mondo e che, oggi, lo sono anche per le altre generazioni.
Inutile dunque anche controllare i telefonini dei figli, sbirciare tra la cronologia dei computer.
Più che inutile, direi impossibile. Come quando c’erano i vecchi diari: se il figlio lo vuole nascondere, lo nasconde; se vuole svicolare, lo fa.
Serve dunque una sorta di “educazione civica” tarata sui parametri moderni.
Educare alla vita digitale significa educare alla vita. Internet è la vita reale.
Il professor Matteo Lancini parlerà di questi temi nell’incontro di questa sera al teatro Sociale (a partire dalle 20,30) assieme a Mauro Berti, Sovrintendente capo della polizia di Stato, responsabile dell’ufficio indagini pedofilia. A moderare l’incontro sarà il direttore del Trentino, Alberto Faustini.
In mattinata, invece, la giornata europea della sicurezza in rete internet prevede un incontro in sala della Cooperazione a partire dalle 8,30 assieme agli studenti delle scuole medie di Trento. Tra i relatori Emanuela dell’Ufficio indagini pedofilia, ed Elisa Maino, studentessa del liceo classico di Riva e nota influencer. Complessivamente saranno coinvolti 1.300 studenti. (r.t.)
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