Ecco i palazzi che cambieranno padrone

Passeranno dalla Provincia a Patrimonio Trentino con il Protocollo per lo sviluppo turistico di Levico, Pergine e Roncegno


di Antonio DeCarli


LEVICO TERME. La giunta provinciale ha individuato i beni appartenenti al demanio culturale, situati nei Comuni di Levico e Roncegno, che sono prossimi ad essere trasferiti al capitale sociale della società Patrimonio del Trentino spa ai sensi dell’articolo 14 della legge 10 febbraio 2005. Questi immobili erano stati già individuati nel 2005 dalla Soprintendenza per i beni architettonici della Provincia autonoma di Trento. Sono l’Imperial Grand Hotel, Villa Sissi, il Parco e una cabina elettrica per quanto riguarda Levico Terme, mentre per Roncegno Terme sono stati individuati il Palace Hotel e l’annesso parco.

La decisione, che era nell’aria da molto tempo, è contenuta in un protocollo d’intesa predisposto dalla giunta provinciale in accordo con Trentino Sviluppo spa per la realizzazione di infrastrutture turistiche e per la valorizzazione di immobili a valenza turistica nel territorio dei comuni di Levico Terme, Pergine Valsugana e Roncegno Terme. Il protocollo è stato già votato dai Comuni di Pergine e di Levico, ma non ancora da quello di Roncegno. Il consiglio comunale di quest’ultimo, infatti, si è sostanzialmente rifiutato di approvare il protocollo che vede un patrimonio pubblico situato sul proprio territorio trasferito alla Patrimonio Trentino spa con l’ipotesi poi di future alienazioni. A questo problema si era poi aggiunto il problema dell’acqua arsenicale ferruginosa che le Terme di Levico dovrebbero garantire senza un limite al Palace Hotel di Roncegno. Ma proprio su questa partita dell’utilizzo all’acqua termale, notoriamente poca, il clima si sta arroventando anche a Levico città a prevalente economia termale. Infatti, nello stesso protocollo si prevede che qui venga realizzato mediante il ricorso a strumenti di partenariato pubblico-privato un Centro benessere “di qualità termale” (medical wellness). E intorno al possibile sviluppo legato all’acqua termale, in polemica con un intervento della consigliere comunale di Roncegno Daniela Lovato, c’è stata anche una lettera inviata ai giornali qualche giorno fa in cui si legge tra l’altro «a Levico Terme c’è una economia turistica termale consolidata che fa da volano a una quarantina di attività ricettive, una quarantina di negozi e pubblici esercizi, qualche centinaio di appartamenti».

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