«Doppio senso pericoloso» via Brione chiede i vigili

Per i lavori di costruzione del passaggio pedonale rialzato è stata modificata la viabilità. Ma la presenza dei parcheggi rende la strada stretta per due auto


di Nicola Filippi


ROVERETO. «Pericoloso», «vergogna», «auto e moto troppo veloci», «si rischia l’incidente», «servono vigili», «meglio il semaforo». In via Brione, «all’improvviso», da due giorni, a causa dei lavori per la costruzione del passaggio pedonale rialzato, all’incrocio fra via Perosi e via Pellico, è stata stravolta la viabilità di via Brione. Da senso unico di marcia, verso piazza della Pace, ora le auto si muovono nei due sensi di marcia. La pericolosità, ci segnala la signora Luisa, è rappresentata dal fatto che sulla parte sinistra di via Brione sono ancora presenti i parcheggi per le auto. E la carreggiata utile per la circolazione di auto, moto e camion si è ristretta. E di molto. Una scelta obbligata e temporanea, ci spiegano gli operai della ditta che sta eseguendo i lavori, che però non ha mancato di scatenare la polemiche. E i residenti, contattata la nostra redazione, segnalano una serie di problemi. «Siamo d’accordo con l’importanza dei lavori sull’incrocio, davanti al centro culturale, ma almeno potevano avvertirci del cambio di viabilità», spiegano alcuni residenti. «Ieri pomeriggio (mercoledì), gli operai hanno installato la nuova segnaletica e le auto hanno iniziato a circolare nei due sensi di marcia», racconta Verena Goglio, la titolare della parrucchieria “Capricci” al civico 33 di via Brione. «Ma è molto pericoloso», continua Elena Zandonai della lavanderia “Città Nova”, al civico 31.

Cento metri di strada che stanno innervosendo i residenti. Succede questo. Per chi arriva da viale Trento e si immette in via Brione si trova sulla destra la pista ciclabile (con due sensi di marcia), a sinistra le auto parcheggiate diligentemente. Con gli specchietti lateriali sono tutti accostati all’interno, per evitare di ritrovarseli in terra. I primi cento metri di via Brione sono quelli più «pericolosi». Fino a mercoledì mattina era un senso unico di marcia a salire, verso piazza della Pace. Dopo pranzo, la trasformazione, «senza alcuna ordinanza dell’ufficio viabilità o della polizia locale», afferma Luisa. Una sorpresa che ha lasciato perplessi i residenti. «Se ci fossero i vigili urbani o installassero un semaforo sarebbe molto più sicuro», spiega Fabrizio dal suo tabacchino. «Il doppio senso di marcia, anche se durerà pochi giorni, è pericoloso - continua - perché non c’è spazio sufficiente per le auto. Dovrebbero almeno togliere i parcheggi sulla sinistra». Il semaforo potrebbe tutelare le auto parcheggiate e quelle in transito. «Il doppio senso di marcia è pericoloso perché le auto arrivano sparate da viale Trento e si trovano davanti il doppio senso di marcia, all’improvviso - spiega Verena Goglio - basterebbe che i vigili urbani togliessero i parcheggi, così almeno la strada si allarga a sufficienza».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano

Il caso

Chico Forti lascia il carcere a Miami, rientro in Italia più vicino: "Per me comincia la rinascita"

Da ieri il 65enne trentino, condannato all’ergastolo per omicidio, è trattenuto dall'Immigrazione Usa: nelle scorse ore firmato l’accordo per scontare la pena in Italia. Lo zio Gianni: "Speriamo in tempi brevi"

LA PROCEDURA. La sentenza Usa sarà trasmessa alla Corte d'Appello di Trento
IL RIMPATRIO. Il ministro Nordio: «Chico Forti, lavoriamo per il suo ritorno in Italia il prima possibile»
IL PRECEDENTE Nordio: "Gli Usa non dimenticano il caso Baraldini"
COMPLEANNO Chico Forti, 64 anni festeggiati in carcere: "Grazie a chi mi è vicino" 
IL FRATELLO DELLA VITTIMA Bradley Pike: "E' innocente"

CASO IN TV La storia di Chico in onda negli Usa sulla Cbs