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Dopo due anni di stop, la folla per la fiera di San Giuseppe a Trento

Tanta gente in coda anche per la 75esima mostra dell’agricoltura


di Claudio Libera


TRENTO. Un tempo il successo della Fiera di San Giuseppe, che dettava l’inizio della primavera, era quantificato nel numero dei visitatori nella giornata di sole: 100.000 le presenze che decretavano il successo. E questo “fatidico” numero, probabilmente questa sera, 20 marzo verrà superato.

Infatti, già dalle 7, questa mattina, i visitatori della prima ora, quelli che vogliono scegliere subito le piante da frutto e da fiore e poi tornare nei loro paesi, erano già in centro storico a Trento.

550 i posti a disposizione per gli espositori, quasi cinquecento i titolari dei banchi che si sono presentati puntualmente, 70 gli “spuntisti”, ovvero gli ambulanti che si mettono in lista di attesa per prendere il posto di chi non si presenta, dei quali una quarantina hanno occupato i posti lasciati liberi. Non i più ampi e centrali ma comunque sufficienti a “far” giornata”.

Una cinquantina gli agenti della Polizia locale distribuiti nei vari turni, compresi quelli che hanno effettuato il servizio notturno per far rimuovere le auto lasciate incautamente posteggiate nonostante i divieti. A loro si aggiungono gli uomini e le donne in borghese in azione di prevenzione furti e borseggi, cui va sommata la serie di pattuglie in servizio viabilità esterno al perimetro della fiera, con i divieti di accesso nelle vie periferiche verso il centro. 

Trento, il sole bacia il ritorno della Fiera di San Giuseppe

Un sole primaverile ha accompagnato il ritorno in piazza Duomo a Trento della tradizionale Fiera di San Giuseppe. Tante le persone attorno alle bancarelle per comperare o solo guardare i fiori e le piante. Un ritorno alla normalità che si nota anche dalle piccole cose. C.L.

Come ha ribadito il neopresidente di Anva Trentino, associazione nazionale commercianti su area pubblica Fabio Moranduzzola nostra parola d’ordine è ripartenza. Certamente due anni di pandemia ed ora questa guerra che nessuno si aspettava hanno frenato la voglia della gente di spendere, l’insicurezza la potrebbe fare da padrona ma noi siamo qui con tutta la nostra volontà di ripartire che vogliamo diventi contagiosa.

Nonostante il caro carburanti che fa lievitare notevolmente i costi. Ma l’immagine della gente che già dal mattino era a Trento, significa che stiamo viaggiando nella direzione giusta. L’importante è presidiare in forze con i nostri banchi tutti i mercati e le fiere che si svolgeranno da qui in avanti”.

Ed a rallegrare l’immagine di un San Giuseppe tornato agli antichi fasti, oltre ai palloncini colorati, l’acqua che è tornata a zampillare nella fontana del Nettuno.

Nei padiglioni di Trento Expo, via via Briamasco 2, folla in coda per il biglietto per accedere alla 75a Mostra mercato dell’agricoltura di montagna, che ospita, dopo lunga assenza causa pandemia, anche la Casolara ed il padiglione Domo.

Gli animali da stalla e da cortile, ospitati nel grande padiglione esterno, sono come sempre il punto focale per la visita dei bambini. I parcheggi, anche quelli temporanei messi a disposizione dalle scuole e presidiati dalle associazioni di volontariato dei giovani, sono tutti esauriti, come pure quelli sotterranei al quartiere delle Albere.

In piazzale Sanseverino le giostre spegneranno le luci questa sera.













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