la commemorazione

«Dopo 105 anni la Grande guerra richiama oggi altri luoghi»

In occasione del 4 novembre, il sindaco di Trento Franco Ianeselli ha ricordato l’attualità della guerra in altri luoghi del mondo. «Epoca di conflitti diffusi»



TRENTO. «Oggi, 105 anni fa, l'armistizio di villa Giusti ha messo fine alla prima guerra mondiale. In quest'epoca di conflitti diffusi e ad alta intensità, non abbiamo difficoltà a comprendere quale sia stato il significato di quel giorno, soprattutto nel nostro Trentino, dilaniato dai combattimenti e anche dalle contrapposizioni politiche tra irredentisti e filoaustriaci».
Così il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, in occasione della cerimonia per la Giornata dell'unità nazionale e delle forze armate, svoltasi in piazza Santa Maria Maggiore.

«Nonostante la distanza temporale, quel Trentino prostrato, ridotto alla fame, da cui erano partiti centomila profughi, quel 'mondo di ieri' in cui un grande impero crollava e l'Italia definiva nuovi confini, quanto a devastazione e a disperazione ci richiama altri luoghi del mondo di oggi: l'Ucraina, innanzitutto, che con l'invasione russa sembra aver fatto un salto indietro nel tempo della barbarie. E poi Israele e Gaza, da decenni luoghi tragici, in cui le contraddizioni politiche non trovano espressione diversa dalla violenza più feroce», ha aggiunto il sindaco, ricordando il ruolo delle forze armate e della Costituzione













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