Discarica abusiva, ristoratore nei guai

Ravina: indagato Luca Boscheri, titolare del Mas dela Fam che nega tutto


Ubaldo Cordellini


TRENTO. E' nei guai con l'accusa di aver realizzato una piccola discarica abusiva, ma lui respinge ogni accusa. Luca Boscheri, titolare del noto ristorante di Ravina Mas dela Fam, è indagato dalla Procura di Trento. A denunciarlo i vigili urbani dopo un sopralluogo nei terreni dietro il ristorante. Secondo l'accusa, sostenuta dal pubblico ministero Marco Gallina, Boscheri avrebbe realizzato una discarica abusiva nei terreni vicini al ristorante. Avrebbe scavato una buca nella quale avrebbe smaltito sia i rifiuti organici, come è autorizzato a fare, che gli imballaggi.

Boscheri, invece, nega tutto e parla solo dell'errore di qualche inserviente che avrebbe smaltito nella buca per il compostaggio anche qualche imballaggio di plastica. Il terreno, però, è stato sottoposto a sequestro e ieri il provvedimento è stato convalidato dal gip Carlo Ancona. L'inchiesta è partita da una segnalazione. I vigili urbani hanno effettuato una verifica e hanno potuto vedere che nel terreno vicino al ristorante c'erano anche rifiuti non organici. Così sono stati messi i sigilli. Il sequestro, poi, è stato confermato ieri.

Il terreno sequestrato è molto piccolo. Pochi metri quadrati nei quali è stata scavata la buca per realizzare il compost. Il reato, però, è di quelli gravi. Infatti, il codice penale prevede che i terreni nei quali venga realizzata una discarica abusiva vengano confiscati. Boscheri spiega che si tratta di un grosso malinteso: «Noi siamo autorizzati dalla Trenta a realizzare un sito per il compostaggio. Per questo smaltiamo ormai da diversi mesi i rifiuti organici del ristorante in una buca scavata nel terreno. Si tratta di un'operazione normale. Ammetto che qualche inserviente delle cucine possa aver smaltito nel terreno, per errore, degli imballaggi. Ma si tratta davvero di poca cosa.

Per lo più smaltiamo in quel terreno bucce di patate e altri rifiuti del genere. Ci potrà essere qualche pezzo di plastica o qualche imballaggio, ma è davvero poco. Una piccola percentuale dei rifiuti. Per questo mi sarei aspettato una multa. Ma un'inchiesta penale mi sembra proprio esagerata. Si tratta di qualche pezzo di plastica non certo di una discarica abusiva. E poi il terreno sequestrato è al massimo due metri quadrati. Si tratta davvero poco cosa».













Scuola & Ricerca

In primo piano