Denunce dei redditi, 4 mila controlli

In questi giorni stanno arrivando ai contribuenti gli avvisi che invitano a consegnare i documenti su spese e detrazioni


di Ubaldo Cordellini


TRENTO. Stanno arrivando nelle case dei trentini in questi giorni. Centinaia di avvisi dell’Agenzia delle Entrate. Lettere con le quali si chiede ai contribuenti di portare tutta la documentazione relativa della dichiarazione dei redditi del 2010 relativa all’anno di imposta 2009. Verifiche che, nonostante le molte promesse, si sono mantenute su un numero molto alto. La stessa Agenzia spiega che quest’anno sono stati inviati 4 mila avvisi. Con queste lettere, l’Agenzia chiede ai contribuenti sottoposti al controllo di portare tutta la documentazione relativa alla dichiarazione con particolare attenzione, soprattutto alle pezze d’appoggio per le detrazioni. Questo costringe i contribuenti a cercare tutta la documentazione e a portarla fisicamente presso la sede dell’Agenzia delle Entrate, oppure a inviarla via mail tramite posta certificata.

L’Agenzia spiega che le persone da controllare non vengono scelte a caso, ma in base ad alcuni criteri. In particolare si tiene conto dell’entità delle detrazioni. Quindi, se ci sono stati aumenti consistenti di queste ultime, la probabilità che arrivi un controllo è abbastanza alta. In particolare si tiene conto delle detrazioni per spese mediche, per le spese legate all’istruzione e, soprattutto, per le spese di ristrutturazione. Queste ultime sono, in genere, quelle più consistenti. I controlli mirano a verificare se ci sono tutti i requisiti e se sussiste la documentazione relativa a questo genere di spese. Le spese per le ristrutturazioni vengono detratte nell’arco di dieci anni dalla dichiarazione dei redditi. Varia la percentuale. Chi sostiene spese per i lavori di ristrutturazione edilizia può fruire della detrazione d’imposta Irpef pari al 36 per cento Per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2013, la detrazione Irpef sale al 50 per cento e si calcola su un limite massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare.

Il decreto legge 63 del 4 giugno 2013 (entrato in vigore il 6 giugno 2013) ha riconosciuto la detrazione del 50 per cento anche sulle ulteriori spese sostenute per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, nonché A per i forni, per le apparecchiature per le quali sia prevista l'etichetta energetica, finalizzati all'arredo dell'immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione va ripartita in 10 quote annuali di pari importo, ed è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 10.000 euro. Per le prestazioni di servizi relative agli interventi di recupero edilizio, di manutenzione ordinaria e straordinaria, realizzati sugli immobili a prevalente destinazione abitativa privata, si applica l’aliquota iva agevolata del 10 per cento.

E’ chiaro, quindi, che questo genere di detrazioni attira l’attenzione dei controllori dell’Agenzia delle Entrate. La documentazione relativa a queste spese comprende le ricevute, ma anche una raccomandata con cui si avverte dell’inizio dei lavori. Per quanto riguarda la spese mediche, invece, sono sufficienti gli scontrini delle farmacie con il numero della tessera sanitaria. Anche per le spese di istruzione bastano le ricevute.

In caso di controllo, tutta questa documentazione deve essere trasmessa all’Agenzia delle Entrate, ma possono bastare delle fotocopie. La documentazione può essere inviata anche per posta elettronica, ma è necessaria una casella certificata di posta elettronica. Si può anche usare il portale Civis, dopo essersi registrati. Lo scopo è quello di evitare al massimo disagi ai contribuenti. Molti, però, lamentano il fatto di subire controlli anche in anni consecutivi. Soprattutto, poi, molti fanno osservare che il controllo delle dichiarazioni di lavoratori dipendenti con dichiarazione fatta tramite Caf ha poco senso se si pensa al fatto che la grande evasione è altrove. Dalla sede di via Brennero, però, si spiega che le verifiche sono legate proprio allo sforamento di determinati parametri. Quindi se viene superato un determinato tetto, scattano i controlli anche per due anni consecutivi.

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