sul bondone

«Daspo urbano, inserite anche San Martino»

Il comitato «Vivi San Martino» chiede alla giunta comunale di rivedere le aree di applicabilità del provvedimento: «Non fateci diventare zona franca»


di Rosario Fichera


TRENTO. L’affascinante arte della fienagione e la bontà del latte trentino saranno protagonisti, questo fine settimana, di una due giorni d’iniziative sul Monte Bondone. Domani e domenica al Malgone di Candriai, a Capanna Viote, nella piazza di Vason, al Giardino botanico alpino delle Viote gestito dal Muse, si potrà assistere, infatti, a un programma ricchissimo di eventi nato dal connubio tra il festival del latte trentino, “Latte in festa”, e la gara di fienagione “Fen Fen”. Tra le varie iniziative “Albe in malga”, per condividere, al sorgere del sole, i riti degli allevatori e dei contadini; laboratori ludico-didattici e giochi per bambini, escursioni guidate, degustazioni, concerti, gite in mountain bike, fino alla gara di fienagione “Fen Fen” della domenica. In pratica una festa del latte e del fieno coinvolgenti e per tutti, grandi e piccoli. «Due manifestazioni – ha spiegato Elda Verones, direttrice dell’Apt di Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi - inserite in un unico evento che permettono di valorizzare la nostra montagna, le sue caratteristiche ambientali, le tradizioni e i prodotti tipici legati alla vita rurale della nostra agricoltura».

E tutto questo grazie a un gioco di squadra tra diverse istituzioni che hanno deciso di mettere a fattore comune le loro risorse ed esperienze a favore del Bondone, con la regia dell’Apt: la Rete di Riserve Bondone, il Comune di Trento, la Provincia, il Muse, Latte Trento, il Bim dell’Adige, Trentino Marketing, più una serie di sponsor ed enti locali che hanno creduto nell’iniziativa. «Il fatto che ci siamo ritrovati così numerosi a lavorare insieme sullo stesso tavolo - ha evidenziato l’assessore comunale Andrea Robol - testimonia l’importanza del progetto per valorizzare un territorio bellissimo, ma anche fragile, che si caratterizza per la straordinaria biodiversità e un'agricoltura che ha per fine non solo la produzione, ma anche la tutela del paesaggio».

Un progetto, quindi, all’insegna della sinergia tra agricoltura di montagna, mondo caseario, comparto turistico e ristorazione di cui due altri convinti sostenitori sono stati gli assessori all’agricoltura e al turismo della Provincia e del Comune di Trento, Michele Dallapiccola e Roberto Stanchina. Con un Dallapiccola che, ricordando l’altissima qualità del nostro latte, non ha nascosto la sua contrarietà sul fatto che ci siano ancora aziende locali che utilizzano prodotti “Mila” e non “Latte Trento”: «Un trentino che compra un prodotto fuori provincia – ha detto l’assessore - compie un’operazione finanziariamente sbagliata». Per Sergio Paoli, direttore di Latte Trento, prendere parte a questo progetto è stato il coronamento di un sogno: «Da tanti anni volevamo coinvolgere la città e la sua montagna con un’iniziativa legata al latte e ai prodotti caseari e finalmente ne abbiamo avuto la possibilità».













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