guida al 730

Da quest’anno la mensa si detrae, ma è il caos

Dichiarazione dei redditi, si possono portare in detrazione 400 euro per figlio. Per dimostrare la spesa ci si rivolge alle Comunità di valle e non tutte sono pronte



TRENTO. E’ la novità più grande della dichiarazione dei redditi di quest’anno, ma in pochi ne sono a conoscenza. Da quest’anno, nel 730 relativo al 2015 possono essere portati in detrazione sulle imposte le spese per la mensa scolastica. Lo stabilisce la legge di stabilità nazionale. Si tratta di una novità importante, dal momento che per ciascun figlio si possono portare in detrazione fino a 400 euro. Quindi chi ha due figli può portare in detrazione fino a 800 euro. Peccato che per il momento sia difficile certificare la spesa effettiva, dal momento che con il sistema dei buoni, non ci sono ricevute.

Per questo è previsto che la certificazione venga fornita dalla comunità di valle di appartenenza, ma fino molte comunità non sono ancora pronte. Lo spiega Rosanna Tranquillini, responsabile dei Caf della Cgil: «Purtroppo non è previsto un metodo per certificare la spesa in maniera valida. Non ci sono ricevute e non c’è un modo per dimostrare quanto si è speso per la mensa dei figli. Per questo ci si deve rivolgere alle Comunità di valle, ma solo alcune di esse sono pronte. Noi le abbiamo contattate e sollecitate. Anche perché per le famiglie si tratta di un bel risparmio. Con una detrazione di 400 euro a figlio per anno fiscale si tratta di somme non piccole. Noi cerchiamo di essere pronti, ma ancora non tutte le Comunità di valle hanno un sistema per quantificare e certificare la spesa per la mensa».

Si portare in detrazione le spese sostenute nel corso del 2015 per la mensa scolastica dei figli relative alla scuola dell’infanzia, quella primaria e quella secondaria di primo e secondo grado. E’ inoltre possibile detrarre le spese relative al prolungamento d’orario delle scuole materne.

Mentre per le scuole paritarie e private è possibile portare in detrazione anche le spese di iscrizione e frequenza, per la scuola pubblica, dove queste spese non sono contemplate, è possibile portare in detrazione le spese sostenute per la mensa scolastica dei figli.

Il pagamento relativo alla spesa per la mensa scolastica si dimostra attraverso la seguente documentazione fiscale: copia delle ricevute di pagamento: conto corrente, bonifico bancario o postale, Mav relativi al servizio mensa dell’anno scolastico 2014/2015 o qualsiasi altra attestazione che ne dimostri l’effettivo pagamento; un altro modo per dimostrare l’avvenuto pagamento è il rilascio da parte della scuola di una attestazione dei pagamenti effettuati. Per chi usa i buoni mensa resta la strada della Comunità di valle. Strada per ora irta di difficoltà.













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