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Cyber crime, anche Trento partecipa al centro di studi

Si occuperà della formazione del personale di polizia e di ricerca strumenti per contrastare questa criminalità


di Martina Bridi


TRENTO. Il nuovo centro di studi e ricerche sul «Cyber Crime»,vede la collaborazione tra il dipartimento della pubblica sicurezza e il mondo accademico e della ricerca. Tra gli enti coinvolti nel progetto anche l’università di Trento, rappresentata all’incontro di presentazione da Bruno Crispo, professore del dipartimento di ingegneria e scienza dell'informazione (il Disi).

Obiettivo prioritario del centro è quello di promuovere da un lato attività di formazione, specializzazione e perfezionamento del personale della polizia con particolare riguardo a quello della Postale, impegnato in prima linea nella prevenzione e nel contrasto al cyber crime, e dall’altro dare impulso ad attività di ricerca di strumenti tecnologicamente più avanzati per essere al passo delle nuove frontiere della criminalità informatica.

L’iniziativa si è svolta alla presenza del vice direttore generale preposto all’attività di coordinamento e pianificazione delle forze di polizia Matteo Piantedosi e del direttore centrale per la polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i reparti speciali della polizia Roberto Sgalla.

Il mondo accademico e della ricerca è stato rappresentato da Eugenio Gaudio, rettore de «La Sapienza» di Roma, Angelo Oreste Andrisano, rettore dell’università di Modena e Reggio Emilia, Massimo Bernaschi, istituto per le applicazioni del calcolo del Cnr, Antonio Lioy, dipartimento automatica informatica del Politecnico di Torino, Danilo Bruschi, dipartimento di informatica dell’università di Milano e Bruno Crispo, del Disi trentino.

Il centro è il risultato di una significativa partnership tra un selezionato gruppo di esperti del mondo accademico e della ricerca nazionale ed il dipartimento della pubblica Sicurezza. Ne fanno parte prestigiose figure di ricercatori del Cnr e delle università di Roma – La Sapienza, Milano – Statale, Torino – Politecnico, Trento e Modena – Reggio Emilia e costituisce un fondamentale momento di collaborazione, consulenza e riferimento per tutto il vasto panorama latu sensu riconducibile al contrasto del crimine informatico.

Questo sia per quanto attiene alle attività operative in senso stretto svolte dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni sia per l’essenziale dispiegamento delle migliori policies di sicurezza per le strutture informatizzate strategiche del dipartimento della pubblica sicurezza. In sostanza il centro garantirà un adeguato supporto di qualificata valenza scientifica sia in progetti di formazione avanzata sia in attività di alta investigazione delle polizia Postaleassicurando d’altro canto le più adeguate consulenze e indicazioni per la individuazione delle più idonee risorse e soluzioni tecnologiche di sicurezza nel settore dell’Ict.













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