«Curie», 13 prime e 1.200 iscritti

La dirigente Boccher: «Coinvolgiamo gli studenti in attività e progetti che provengono dal territorio»


di Roberto Gerola


PERGINE. Saranno 13 le classi prime per il nuovo anno scolastico dall’Istituto scolastico “Marie Curie” di Pergine (e Levico). L’annuncio (con particolare orgoglio) viene dalla dirigente scolastica Sandra Boccher da tre anni in servizio nella struttura “ex padiglione Centrale” nell’area ex psichiatrica di via San Pietro. Quindi 13 nuove classi a significare l’apprezzamento che la scuola ha nell’ambito dell’Alta Valsugana ma non solo.

«Bisogna tener conto - ci diceva ieri la dirigente - che qualche genitore desidera per il proprio figlio, un’esperienza per così dire cittadina, con tutte quelle opportunità quindi, che la città offre come formazione extrascolastica. E ne siamo ben consapevoli. Per questo, cerchiamo di offrire anche noi, ad integrazione di quanto già avviene all’esterno, momenti di interesse generale, coinvolgere i nostri studenti in attività e proposte che provengono dal territorio».

Si parla allora di “offerta formativa condivisa” e quindi partenariati, collaborazioni, accordi in rete, intese con altre scuole (della Valsugana, dei Ladini di Fassa, con l’istituto Degasperi, con le Barelli e l’Alberghiero); ma anche con associazioni, università ed enti culturali (Fondazione Bruno Kessler, Università di tento per quanto riguarda lettere, scienze cognitive, matematica informatica, giurisprudenza per l’argomentazione); poi il mondo del lavoro (aziende locali, enti e associazioni professionali), ma anche con Asl, Comunità, Comuni. Piano giovani di zona; contatti si tengono con l’Europa, l’Australia, il Senegal, il Canada con scambio dicenti e studenti per stage e apprendimento lingue straniere; infine, alta formazione professionale e percorsi post diploma. Da non dimenticare, l’attività che viene svolta dalla biblioteca e le conferenze a tema che si rivolgono ad argomenti particolarmente concreti ed attuali. Insomma, a quanto pare, nulla da invidiare alle offerte che fatto parte della città capoluogo visto un panorama a 360°. E l’argomento sta a cuore alla dirigente, se ci parla del “Marie Curie” come principale polo scolastico per l’Alta Valsugana, da 22 anni, come struttura che contribuisce allo sviluppo di un territorio culturalmente all’avanguardia e in grado di affrontare la complessità dei fenomeni socio-economici, tecnologici, ambientali e culturali.

L’altro dato interessante è quello relativo alle iscrizioni: dalle 730 di tre anni fa, per il prossimo settembre si parla di 1.200 iscritti (senza considerare le lezioni serali e il Centro Eda). E gli spazi? «Riusciamo a soddisfare le richieste - dice la dirigente - ma siamo ormai alla saturazione».

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