ECONOMIA

Crisi, redditi trentini giù del 2,6%

In controtendenza l’Alto Adige, con un aumento dell’1,45% dal 2008 al 2013



TRENTO. Negli primi cinque anni della crisi i redditi dei trentini sono scesi del 2,60%, attestandosi nel 2013 a quota 20.809 euro. Un calo inferiore a quello nazionale (-3,27%), ma che non trova riscontro nella provincia di Bolzano, dove c’è stata invece una crescita dell’1,45%, con un reddito medio di 22.321 euro, 1500 in più che in Trentino.

I dati sono stati pubblicati ieri dal Sole 24 ore del Lunedì. Si riferiscono agli anni d’imposta 2008-2013 e derivano dagli importi indicati nel modello Unico, nel 730 e nel Cud da oltre 40 milioni di contribuenti italiani. “Il primo dato che salta all’occhio - si legge nel quotidiano economico - è l’impoverimento generale. Se si ragiona a parità di potere d’acquisto, si vede che su oltre 100 Province – considerando per omogeneità di confronto anche quelle sarde in via di abolizione – ce ne sono soltanto tre in cui il reddito dichiarato è cresciuto: Belluno, Bolzano e L’Aquila (dove il dato, però, potrebbe segnalare un recupero dopo l’annus horribils del terremoto del 2009, più che una vera crescita). Il secondo aspetto da non trascurare è l’intensità del calo: soltanto in una manciata di casi fortunati la contrazione è sotto l’1%, mentre in quasi metà delle Province i redditi sono diminuiti più del 3%, fino alle punte di Prato (-6,07%) e Olbia-Tempio (-6,67%)”.

Dai dati pubblicati dal Sole 24 ore del Lunedì emerge anche che in Trentino la percentuale di contribuenti con reddito superiore ai 75 mila euro è pari al 2,02%, contro il 2,36% dell’Alto Adige (in Italia è dell’1,92%). I contribuenti inoltre sono aumentati dell’1,55% in Trentino e del 3,09 in Alto Adige (calo del 2,10% in Italia).













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