Coredo, rogo distrugge mansarda

Una famiglia salvata nella notte dal rilevatore di fumo. Cinquanta pompieri per spegnere le fiamme


di Giacomo Eccher


TAIO. Devono probabilmente la vita al rilevatore di fumo montato nell'abitazione le due famiglie Sottil, il padre Paolo e il figlio Alessandro, sorpresi nella notte dal furioso incendio che ha parzialmente distrutto una falda del tetto e gravemente danneggiato la mansarda.

A dare l'allarme al 115, poco dopo l'una e mezza di notte, è stato Alessandro, 40 anni, che abita nella mansarda. Svegliato dall'allarme antifumo ha posto in salvo la moglie e la figlioletta di 5 anni che stava dormendo e con il padre che abita al piano inferiore ha cercato di contenere le fiamme. Pochi minuti dopo sono arrivati sul posto i vigili del fuoco di Coredo, (la caserma è a pochi passi) con il vice comandante Enzo Sicher quasi subito raggiunti anche dai colleghi di Smarano, Sfruz e Taio e quindi da i pompieri di Cles che oltre all'autobotte hanno portato l'autoscala. In tutto una cinquantina di uomini che hanno lavorato per quasi tre ore prima di domare completamente le fiamme.

«L'incendio si è propagato alla copertura con isolante tipo polistirolo, siamo intervenuti con gli schiumogeni per evitare di usare troppa acque che avrebbe potuto compromettere ancora di più l'abitazione sottostante», spiega Sicher. Operazione complessa che alla fine è stata risolta con il taglio di una parte della falda est del tetto mansardato da dove i pompieri salendo l'autoscala sono entrati per aggredire il focolaio dell'incendio le cui cause non sono ancora chiare. Sul posto è prontamente arrivato anche l'ispettore del distretto antincendio di Cles, Raffaele Miclet, che ha seguito in diretta le operazioni coordinando i vari corpi. «L'intervento è stato tempestivo e di grande professionalità, del resto facciamo frequenti manovre di coordinamento tra i corpi nei vari ambiti territoriali del distretto in modo che quando scatta l'emergenza ognuno sa cosa deve fare senza intralciarsi a vicenda»,- spiega Miclet. I danni comunque sono molto ingenti. A parte la copertura, parzialmente da ricostruire ex novo, il fumo e il calore hanno annerito mobili e suppellettili della mansarda mentre non ci sarebbero problemi per l'appartamento sottostante.

Spento l'incendio emessa in sicurezza l'abitazione, alle prima luci del giorno i pompieri di Coredo sono tornati sul posto per sistemare la copertura anche in vista di un possibile peggioramento climatico annunciato per lunedì. Sulla cause come detto nessuna certezza nemmeno dopo il sopralluogo che ha fatto il perito dei vigili del fuoco permanenti. Subito per subito infatti si era parlato del surriscaldamento di una canna fumaria dell'appartamento sottostante, ma è solo un'ipotesi. A dar man forte ai vigili del fuoco volontari ieri pomeriggio è scattata anche la solidarietà del paese con numerosi volontari che hanno alacremente lavorato non solo per ripulire, ma mettendo in sicurezza il tetto allestendo a tempo di record un nuovo tavolato che ha scongiurato rischi in caso del possibile maltempo. Una dimostrazione corale di solidarietà che ha stretto l'intero paese di Coredo attorno alle famiglie Sottil così duramente colpite. (g.e.)













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