Contro l’obesità pasti bilanciati

La Comunità di valle, assieme a Risto3, punta nelle 24 mense alla qualità con prodotti a km zero e bio



ROVERETO. «La mensa scolastica è un luogo di educazione oltrechè di socialità». Usiamo una frase di Marta Baldessarini, assessore all'istruzione e all'assistenza scolastica della Comunità della Vallagarina, per sintetizzare l'iniziativa «Mangiar sano per crescere meglio», predisposto dal servizio di dietetica e nutrizione clinica dell'ospedale di Rovereto, tenendo in considerazione le indicazioni contenute nelle linee guida dell'azienda provinciale per i servizi sanitari e il Ministero della salute. Giunto al secondo anno, il servizio della Comunità prende corpo nelle 24 cucine degli istituti scolastici cittadini, dalle scuole elementari, passando per le medie fino agli istituti superiori. Il menù è bilanciato, l'attenzione alla qualità dei prodotti è massima, tanto che più del 50 per cento della verdura proviene dall'agricoltura biologica. Massimo sforzo e grande attenzione nel tarare menù differenti, giorno dopo giorno, grazie anche alla preparazione e alla bravura delle cuoche: «Nell'elaborazione dei menù – spiega il medico Patrizia Ziviani, dietista dell'ospedale di Rovereto – abbiamo tenuto conto delle esigenze dei bambini che soffrono di particolari patologie, come celiachia, allergie alimentari e intolleranze». Per quelli invece che per motivi religiosi (o sono vegetariani) non possono mangiare alcun tipo di carne è data l'opportunità di chiedere un piatto alternativo, oppure una doppia razione di pasta o verdura. «Avvisiamo per tempo le famiglie, proprio per dare loro l'opportunità di presentare esigenze e modifiche di pasti», spiega Igea Boni, la responsabile del servizio.

Ieri mattina, la filosofia della mensa di qualità è stata spiegata in Comunità di valle a insegnanti e cuoche, alla presenza dell'assessore Marta Baldessarini, della responsabile del servizio Igea Boni, della dietista dell'ospedale Patrizia Ziviani e del presidente di Risto3, Sergio Vigliotti. A tutte le famiglie sarà distribuito un calendario che, giorno per giorno, riporta il menù proposto dalle cuoche: «E' uno strumento utile utilissimo che permette ai genitori di bilanciare l'alimentazione quotidiana dei loro figli», hanno puntualizzato Baldessarini e Ziviani.

Menù diverso, particolare, curato e figlio della filiera corta ma allo stesso prezzo dello scorso anno: massimo 4 euro (in base ai redditi Icef), «in questo momento di crisi la Comunità di valle ha fatto uno sforzo finanziario per mantenere invariato il prezzo dei pasti – ha precisato l'assessore Baldessarini – da anni lavoriamo per avere un servizio di mense scolastiche che garantisca una qualità dei prodotti e sia rispetoso dei dettami di nutrizione corretta». A contribuire al risultato la perfetta intesa con la Risto3, rappresentata ieri mattina dal suo presidente: «Siamo integrati con il nostro territorio e cerchiamo uno sviluppo della qualità totale, con prodotti dei nostri territori e severi test di controllo, interni alla nostra azienda e con esperti esterni dell’Azienda sanitaria e dell’ufficio igiene».

Da mercoledì 12 insomma, sulle tavole dei nostri ragazzi arriveranno prodotti genuini e ultra-controllati. Perché l’educazione al mangiar bene si coltiva anche a scuola.

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