CENTRO STORICO

Contro i furbetti della ztl arrivano le telecamere

Trento, il sistema di rilevamento, al via dal 2016, annoterà le targhe per intercettare i veicoli non autorizzati. Marchesi: «Potremo anche controllare i flussi». Costo: 900 mila euro


di Luca Marognoli


TRENTO. In centro storico arriva il Grande Fratello della sosta. Un sistema di occhi elettronici annoterà diligentemente tutti i veicoli in ingresso e in uscita dalla zona a traffico limitato, segnalando ai vigili le targhe non autorizzate. La giunta di Palazzo Thun ha dato il via libera al progetto esecutivo per il sistema di controllo accessi alla Ztl. A redigere il documento, per un importo complessivo di 901 mila euro, sarà un gruppo misto composto da tecnici dell'amministrazione (dei servizi Opere di urbanizzazione primaria, Sistema informativo, Urbanistica e pianificazione della mobilità) e da un professionista esterno, che svolgerà il compito di coordinatore per la sicurezza. Il sistema - spiega la delibera relativa, adottata dalla giunta - “ha lo scopo di controllare e verificare il diritto di accesso alla Ztl cittadina, identificando i veicoli in transito ed avviando il procedimento sanzionatorio nel caso gli stessi siano privi di autorizzazione”.

Il provvedimento - spiega l’assessore alla mobilità Michelangelo Marchesi - «serve ad indire la gara per acquisire la strumentazione necessaria ad attivare il sistema dei varchi elettronici, che non sono barriere fisiche ma immateriali: semplicemente si tratta di un sistema che permette di rilevare gli accessi». Due le telecamere collocate ad ogni varco: «una individua le sole targhe, trasformando immagini in bianco e nero in numeri e rimandando il dato alla cosiddetta “lista bianca”, l’elenco di tutti i detentori dell’autorizzazione all’accesso». Tra questi i residenti, gli operatori commerciali ma anche coloro che hanno richiesto un’autorizzazione temporanea, limitata a poche ore. «Se la targa non viene trovata nell’elenco, viene evidenziata e salvata per essere sottoposta al controllo ulteriore dei vigili. Possono infatti esserci errori dovuti alla luce o a parziali coperture del veicolo fotografato. La seconda telecamera, chiamata “di contesto”, permette invece di abbinare l’immagine a ciò che c’è intorno, per dimostrare - in caso di contestazioni - che la targa corrisponde al modello del veicolo in questione».

Il sistema permette anche il controllo della durata della presenza in Ztl: «Questo serve per capire i bisogni degli utenti e per verificare che non ci siano utilizzi impropri: alcuni residenti infatti hanno solo la possibilità di entrare per fare carico e scarico e lo stesso vale per tutti gli operatori commerciali. A differenza dei vigili, infatti, la telecamera è lì 24 ore su 24 e può compiere queste rilevazioni sempre e con precisione. Va sottolineato quindi che questo non è solo un sistema di controllo e sanzionamento ma anche un sistema per governare l’accesso, permettendoci di modificare i criteri di gestione (come le fasce orarie) a seconda delle esigenze».

La rivoluzione della sosta in centro sarà operativa con il 2016: «C’è da considerare il tempo della gara, quello per gli eventuali ricorsi, per l’installazione delle macchine e il collegamento al software. «La prima fase non sarà accompagnata da sanzioni: servirà a testare il sistema e ad allertare chi incorre in accessi impropri». Sarà preceduta da un'azione informativa verso i cittadini e particolari categorie di potenziali fruitori dei permessi, come - precisa la delibera - “le associazioni degli artigiani e commercianti, degli albergatori con strutture ricadenti in Ztl e le associazioni cittadine con attività rivolte ai disabili”.

Tra gli ulteriori benefici elencati la “riduzione dell'inquinamento atmosferico; una viabilità più fluida e sicura sia per i veicoli autorizzati, che per i pedoni; la semplificazione nella procedura di gestione delle infrazioni per accesso non autorizzato”.













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