Con la Panda in Marocco In compagnia di un pesce

Parte il viaggio benefico di Denis Bolognani e la fidanzata Irene Saveriano Con il simbolo di Anffas sulla fiancata porteranno due Pc in una scuola africana


di Luca Marognoli


TRENTO. Il “Pesce - grazie”, magica creatura pinnata che porta in tutto il mondo il messaggio di condivisione dell’Anffas trentino, ha messo le ruote ed è pronto a conquistare il Nordafrica. A guidarlo in Marocco, attraversando lo stretto di Gibilterra saranno Denis Bolognani, 30 anni, di Segonzano, meccanico alle Officine Scania, e la fidanzata Irene Saveriano, 25 anni, impiegata in una ditta di autotrasporti.

Domani pilota e navigatrice partiranno da Trento alla volta di Madrid per affrontare il “Panda Raid”, una gara di regolarità che dal 7 al 14 marzo porterà circa 200 equipaggi - tutti rigorosamente a bordo di Fiat Panda o Seat Marbella - fino ad Essaouira. Un viaggio affascinante nel deserto, tra i panorami mozzafiato e i profumi intensi del Marocco, che ha anche una finalità benefica: il terzo giorno la carovana farà tappa in una scuola locale per consegnare del materiale didattico donato dai partecipanti (due Pc acquistati da Italscania nel caso dei trentini). Denis e Irene venderanno anche dei braccialetti colorati con la scritta “Panda Raid” agli altri equipaggi per raccogliere fondi da destinare ad Anffas. Ma l’obiettivo principale resta quello per cui “Pesce grazie” è nato, dalla geniale utopia dell’operatore Anffas e disegnatore Maurizio Menestrina: essere un veicolo per introdurre l’handicap nelle case di tutti allontanando lo stigma che a volte viene associato ad esso e trasmettendo un concetto di fraternità che va oltre le barriere fisiche, mentali e di comunicazione.

Denis è orgoglioso della sua Panda: «Una macchina sottovalutata - dice - che da noi viene spesso considerata un’utilitaria per persone anziane. Invece con questo veicolo in giro per l’Europa fanno cose incredibili...». Irene annuisce: «C’è chi ci va a Capo Nord, chi, come noi, ha raggiunto la Mongolia, attraversando Repubblica Ceca, Polonia, Ucraina, Kazakistan e Russia». Proprio il “Mongol Rally” è stata l’occasione in cui la coppia, tramite un amico comune, ha conosciuto Menestrina, dando vita a una collaborazione che ora si rinnova. Il vignettista ha decorato la fiancata della vettura con un adesivo (offerto dalla ditta Nordstudio) che raffigura un grande panda, il pesciolino di Anffas (prodotto finora in 2.500 esemplari dagli ospiti del Cse di via Gramsci) e le palme marocchine.

Ieri mattina a dare il buon viaggio ai due giovani (su Facebook troverete la pagina “PandaRaid Team Trentino”) c’era anche Massimiliano Deflorian, direttore generale del sodalizio, che quest’anno in dicembre festeggerà i 50 anni. «La nostra è la realtà più longeva in Trentino nel campo della disabilità. Di strada ne abbiamo fatta tanta e auguriamo ai nostri due amici di fare altrettanto».

I viaggiatori di Segonzano, fidanzati da 6 anni, con la Panda sono stati anche in Spagna, a Berlino e in Bosnia. Il veicolo che li ha portati in Mongolia è stato messo all’asta per beneficienza all’arrivo, mentre questa volta Denis e Irene contano di tornare a casa sulle stesse quattro ruote. Assieme al loro pesce giallo con il cuore grande di Anffas.

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