Clima, in un secolo 1,2 gradi in più

I risultati di uno studio della Fondazione Mach e della Protezione Civile



TRENTO. L'aumento della temperatura osservato sulle Alpi nell'ultimo secolo è stimato in 1,2 gradi con tassi tuttavia maggiori alle quote più elevate (circa +2 gradi dal 1900) che risultano essere quasi tre volte superiori a quello registrato su scala globale citato dall'Ipcc pari a +0,74 gradi. Anche sulle Alpi si ha conferma che l'incremento delle temperature è stato maggiore negli ultimi 25-30 anni circa.

I dati di temperatura dal 1958 al 2007 analizzati nell'ambito di una collaborazione tra Fondazione E. Mach e Dipartimento Protezione Civile e Infrastrutture mostrano anche per il Trentino un riscaldamento con un trend medio di circa 0,34 gradi/decade, che risulta presente in tutte le stagioni ma con un segnale maggiore in estate (+0,45 gradi/decade), ed inferiore in autunno (+0,12 gradi/decade).

Il trend positivo mostra un'accelerazione negli ultimi anni (1978-2007), in tendenza con quanto accade a livello planetario, specie in primavera ed estate mentre il segnale si attenua in autunno. Nell'ultimo decennio le temperature sono state in prevalenza superiori sia alla media del trentennio 1961-1990 che a quello 1981-2010 con massimo osservato nel 2003 e 2007, grazie rispettivamente ad una estate e ad un inverno particolarmente caldi.

Fa eccezione il 2010 che, come nel resto del nord Italia, ha registrato valori poco distanti dalla media se non addirittura lievemente inferiori. Un segnale in contrasto con l'andamento a livello planetario che ha evidenziato come il 2010, insieme al 2005, fosse l'anno più caldo dal 1880.

Ancora invece da stimare l'andamento del 2011. Per quanto riguarda le precipitazioni sulle Alpi, e così anche in Trentino, non emerge un segnale chiaro di tendenza. Dal 1958 al 2007 in Trentino si osserva un lieve segnale di calo delle precipitazioni annue ma significativo solo per poche stazioni. A livello stagionale sembra essere di rilievo solo il lieve calo delle precipitazioni invernali per un certo numero delle stazioni esaminate.

Concentrando l'attenzione agli anni dal 1978 al 2007, si conferma il lieve trend negativo degli apporti annuali con particolare importanza per la stagione invernale dove il segnale di calo interessa oltre la metà delle stazioni e diventa più significativo il lieve calo primaverile e il lieve aumento estivo.

L'analisi aggiornata per alcune stazioni che include gli ultimi anni (dal 2008 al 2010), risultati particolarmente piovosi, ha però cambiato di fatto tale tendenza, per cui nell'ultimo trentennio (1981-2010) la precipitazione annua risulta in lieve aumento, così come quella invernale.













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