Cles, le case Itea perdono pezzi

Via Filzi, crollano gli intonaci del soffitto. L'ultimo episodio pochi giorni fa



CLES. «Stavo guardando il film "Riso amaro" ed è venuto giù tutto». La signora Carmelina Morten la butta sul ridire. D'altra parte una scena del genere - pezzature enormi di intonaco che si staccano dal soffitto - l'aveva già vissuta nel 2004: «Ma allora mi era finito tutto sulla testa», racconta la donna, assegnataria di un appartamento Itea in via Filzi. Dove, purtoppo, non è la prima volta che i condomini devono fare i conti con «crolli» improvvisi.

La vicenda è ora al centro di un'interrogazione presentata al presidente della Provincia dal consigliere provinciale della Lega Nord, Luca Paternoster.  L'ultimo episodio è avvenuto sabato mattina: «Stavo guardando la televisione - raconta la signora Morten - mi sono alzata un attimo per andare a bere ed è venuto già l'intonaco dal soffitto in soggiorno. Questa volta, a differenza di quanto successo 7 anni fa, mi è andata bene: allora, infatti, mi è finito tutto addosso». «Purtroppo - continua la donna, che deve fare i conti anche con un serio problema di deambulazione - ho segnalato più volte il problema all'Itea, senza ricevere una risposta adeguata. Quello che è successo nel mio appartamento - conclude la signora Morten - non è un caso isolato, tanti altri inquilini (gli appartamenti sono in tutto 33 ndr) hanno avuto lo stesso problema».

Non è l'unico episodio del genere, infatti, avvenuto nelle case Itea di via Filzi: in un appartamento, ad esempio, è crollato il controsoffitto del bagno: «Ma gli operai sono subito venuti a risolvere il problema, non appena l'ho segnalato», spiega l'inquilina.

Ora c'è l'interrogazione della Lega, con la quale Paternoster chiede «per quale motivo Itea Spa non abbia provveduto ad effettuare per tempo il controllo e la relativa manutenzione degli intonaci dell'alloggio situato in via Fabio Filzi a Cles, con la conseguenza che questo è crollato a terra, per fortuna senza conseguenze per gli inquilini se non un grande spavento; se negli alloggi di proprietà Itea venga svolto un controllo periodico almeno annuale circa lo stato dell'abitazione, degli impianti e delle pertinenze in modo da verificare la corretta conduzione dello stesso e per tamponare sul nascere - conclude l'interrogazione - eventuali problematiche».













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