il progetto “a scuola a piedi sicuri” 

Ciclopedonale Villazzano e Povo, 1500 firme a Dorigatti

TRENTO. Forti per le 1478 firme raccolte, i promotori della petizione “A scuola in bici sicuri” si sono presentati nei giorni scorsi dal presidente del consiglio provinciale Bruno Dorigatti per...



TRENTO. Forti per le 1478 firme raccolte, i promotori della petizione “A scuola in bici sicuri” si sono presentati nei giorni scorsi dal presidente del consiglio provinciale Bruno Dorigatti per sostenere la loro causa. La richiesta è di realizzare il percorso ciclopedonale tra Villazzano e Povo, già approvato dalle circoscrizioni rispettive e previsto da un progetto esecutivo approvato a sua volta dalla giunta comunale, ma che è rimasto sulla carta.

Nella petizione, si ricorda che il progetto, per il quale erano stati stanziati 3,5 milioni di euro ed inserito nel Fondo unico territoriale (Fut), è stato poi posticipato ed il finanziamento dirottato su qualche altra opera. I residenti dei due sobborghi sulla collina Est però non si sono arresi e nello scorso dicembre si sono riuniti nel comitato “A scuola in bici sicuri”, coinvolgendo anche la consulta scolastica dell’istituto comprensivo 1, il dirigente Nicola Cetrano, le associazioni Vipo (società di calcio di Villazzano e Povo) e Baobab, ragazzi che avevano presentato un loro progetto di percorso ciclopedonale analogo a quello a suo tempo approvato. Primo e secondo firmatario, due genitori: Andrea Tarter di Villazzano e Lorenzo Bolzon di Povo.

Il progetto realizzato dall’architto Giovanna Ulrici, dell’Ufficio Parchi e giardini del Comune è diviso in sei lotti. Un percorso di quasi 3 chilometri che costeggia la provinciale n. 204 partendo dalla rotatoria di Villazzano all’altezza della stazione ferroviaria della Valsugana e, salendo fino a Villazzano in via Valnigra, arriva ai campi da calcio di Gabbiolo, attraverso via della Cros e via Znojmo, per collegarsi alla scuola. Previsto anche un tratto di ciclabile lungo il Rio Salè ed infine il tratto che arriva fino a Povo.

Dopo essere stati ricevuti dal presidente del consiglio provinciale Dorigatti, i promotori della petizione intendono incontrare il sindaco Andreatta, ma al momento le richieste di un incontro sono andate a vuoto.













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