Ciclabile, la mobilitazione di Povo e Villazzano 

Il comitato “A scuola in bici sicuri” di famiglie e associazioni lancia la petizione Chiede di attuare il progetto già finanziato per un percorso alternativo all’auto


di Sandra Mattei


TRENTO. Il progetto era stato già approvato nel 2014 dalle due circoscrizioni di Villazzano e Povo, dalla giunta di Trento e finanziato dalla Provincia. Parliamo della pista ciclopedonale tra Villazzano e Povo, 3 chilometri di pista per collegare i due sobborghi e, soprattutto, per permettere agli studenti della scuola media “Pascoli” di arrivare in sicurezza, a piedi o in bicicletta. Ma del progetto, già arrivato allo stadio esecutivo e finanziato con 3,5 milioni di euro, è rimasto sulla carta. Quel finanziamento, previsto dal Fut (Fondo unico territoriale) è stato dirottato su altre opere giudicate più urgenti.

I residenti dei due sobborghi sulla collina Est però non si arrendono e ieri hanno deciso di tornare alla carica con una raccolta di firme. Riuniti nel comitato “A scuola in bici sicuri”, ieri sera si sono dati appuntamento a Villazzano ed hanno presentato una petizione popolare che verrà fatta girare sia tra i residenti e chi insiste su Povo e Villazzano per lavoro. Primo e secondo firmatario, due genitori: sono Andrea Tarter di Villazzano e Lorenzo Bolzon di Povo. Tarter spiega che in questa mobilitazione sono stati coinvolti la consulta scolastica dell’istituto comprensivo 1, il dirigente Nicola Cetrano, le associazioni Vipo (società di calcio di Villazzano e Povo) e Baobab, ragazzi che avevano presentato un loro progetto di percorso ciclopedonale analogo a quello a suo tempo approvato.

«Il problema è noto, - precisa Andrea Tarter - lungo via Valnigra e via Castel di Pietrapiana il traffico è molto sostenuto e gli automobilisti corrono. Nelle ore di punta, poi, quando le famiglie accompagnano i figli a scuola, l’intasamento è totale. La pista ciclabile che partirebbe da via Valnigra, per collegarsi ai campi di calcio di Gabbiolo ed a via Castel di Pietrapiana, sarebbe un percorso alternativo, senza grandi dislivelli, per arrivare a scuola in bici ed evitare così che si arrivi in auto, contribuendo all’aumento del traffico e dell’inquinamento. La pista ciclabile dovrebbe costeggiare la provinciale in sicurezza, restringendo la sede stradale».

Ripercorre le fasi che hanno portato al progetto poi accantonato, Michele Brugnara, consigliere comunale che all’epoca era nel consiglio circoscrizionale di Povo. «Le circoscrizioni di Villazzano e Povo - riferisce - avevano dato parere favorevole nel 2014 e la giunta comunale aveva approvato il progetto esecutivo “percorso ciclopedanale Villazzano - Povo”, che era diviso in sei lotti. Un percorso di quasi 3 chilometri che costeggia la provinciale n. 204 partendo dalla rotatoria di Villazzano all’altezza della stazione ferroviaria della Valsugana e, salendo fino a Villazzano in via Valnigra, arrivi ai campi da calcio di Gabbiolo, attraverso via della Cros e via Znojmo, per collegarsi alla scuola. Previsto anche un tratto di ciclabile lungo il Rio Salè ed infine il tratto che arriva fino a Povo. Nonostante il Fut prevedesse il finanziamento di opere destinate ai Comuni, comprese le piste ciclabili, l’opera non è stata ritenuta prioritaria». Ora la parola passa ai cittadini, genitori, associazioni e istituzione scolastica: la petizione sarà indirizzata al sindaco e al presidente della Provincia.

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