la vicenda

Cavalli troppo grassi, allevatore nei guai

Un uomo di Varena è stato denunciato perché i suoi 11 animali sono troppo nutriti Secondo i veterinari gli equini sono talmente obesi da non potersi alzare



TRENTO. Di solito quando si parla di animali maltrattati, si pensa a cani o cavalli emaciati o malnutriti. Che non si reggono in piedi perché sono pelle e ossa. Un allevatore di Varena, però, è finito nei guai per il motivo esattamente opposto. Nei giorni scorsi ha ricevuto la visita dei veterinari dell’Azienda sanitaria perché i suoi cavalli sono troppo ben nutriti. Si avete capito bene, l’allevatore è finito nei guai perché i cavalli sono obesi. Adesso rischia una bella multa, ma soprattutto la denuncia alla Procura della Repubblica per il reato di maltrattamento di animali. Lui non ci sta e fa presente che i suoi cavalli sono trattati benissimo e che hanno un’alimentazione equilibrata.

La storia ha inizio quando qualcuno segnala ai veterinari dell’Azienda sanitaria che alcuni dei cavalli dell’uomo sono talmente grassi da non potersi alzare sulle zampe. L’allevatore ha 11 splendidi cavalli in una forma effettivamente un po’ rotonda. Le tiene al pascolo liberi in un vero e proprio angolo di paradiso, in val di Fiemme, come dimostrano le foto qui a fianco. Un ambiente sano e simbolo della massima salubrità. Per questo motivo, l’uomo è rimasto più che sorpreso quando sono arrivati i veterinari dell’Azienda sanitaria accompagnati dal sindaco. Gli è stato spiegato che era arrivata una segnalazione sullo stato dei suoi cavalli. L’uomo è letteralmente caduto dalle nuvole.

Ha spiegato che ha sempre nutrito al meglio i suoi cavalli, ha detto di scegliere sempre gli alimenti migliori e ha anche ammesso di essere forse un po’ troppo generoso in fatto di biada. Gli ispettori gli hanno rimproverato proprio questo. Hanno fatto notare che alcuni dei cavalli hanno forti difficoltà ad alzarsi proprio per il fatto che sono troppo grassi. L’uomo si è difeso dicendo che forse sono un po’ sovrappeso, ma non certo obesi. Adesso sarà la Procura a decidere se ci sono gli estremi per il maltrattamento di animali. Nel frattempo, l’allevatore si è rivolto a un avvocato.

La contestazione appare paradossale, anche se fino a un certo punto. Infatti anche il troppo cibo, come ben sanno le persone in perenne lotta con la bilancia, può far male. Certo, che questo possa diventare una forma di maltrattamento può sembrare strano. Il codice penale, comunque, prevede che il reato di maltrattamento di animali si concretizzi quando «per crudeltà o senza necessità, si cagiona una lesione ad un animale ovvero lo si sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche». La pena prevista non è di quelle lievi. Si va dai 3 ai 18 mesi, per non parlare della multa da 3 mila a 15 mila euro. C’è anche il rischio, nei casi più gravi, della confisca degli animali.

Adesso sarà la Procura della Repubblica a decidere come procedere nei confronti dell’allevatore di Varena. L’uomo, dal canto suo, si difende sostenendo di aver sempre trattato bene i suoi cavalli e di averli sempre nutriti in maniera equilibrata. Certo, se dovesse essere condannato perché sono troppo grassi, si dovrà pensare anche a un dietologo per i cavalli. Ma forse questa è un’esagerazione che il buon senso dovrebbe evitare. Tanto più che, in certi casi, potrebbe bastare qualche buon consiglio piuttosto che un’azione penale.













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