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Casa, sanità e ambiente le battaglie della Uil

TRENTO. «Lavoro, sindacato, autonomia» è lo slogan proposto da Walter Alotti, segretario generale della Uil del Trentino, ieri al XVII congresso provinciale che ha visto la sua riconferma. «L’autonomi...



TRENTO. «Lavoro, sindacato, autonomia» è lo slogan proposto da Walter Alotti, segretario generale della Uil del Trentino, ieri al XVII congresso provinciale che ha visto la sua riconferma. «L’autonomia, - ha spiegato Alotti nella sua relazione - è strumento più che visione ideologica e si sostanzia nella ricerca e nella costruzione di buone pratiche, di azioni politico – amministrative innovative in favore dei cittadini». Alla presenza di 70 delegati eletti nei 15 congressi di categoria (17.500 gli iscritti nel 2017), Alotti ha fatto il punto dell’attività svolta, degli obiettivi raggiunti e soprattutto di quelli sui quali si dovrà aumentare l’impegno. Le grandi questioni del futuro da affrontare sono la digitalizzazione del lavoro, l’invecchiamento della popolazione, i flussi migratori e le nuove povertà. Per Alotti, pur se l’economia inizia a vedere il segno più, è necessario da subito un maggior investimento nella formazione scolastica, nella riqualificazione professionale e nella formazione continua, anche in rapporto all’invecchiamento della popolazione, della necessità di riconsiderare il rapporto tempo di vita-tempo di lavoro e la positiva possibile opportunità di occasioni di lavoro nel campo sociale, educativo, assistenziale e ricreativo. Entrando nel merito della situazione locale e del rapporto con il governo provinciale, il segretario della Uil ha criticato la riforma della scuola, ancora più negativa della già deludente “buona scuola” renziana ed il ritardo del rinnovo dei contratti del personale della scuola e della sanità, parlando di appannamento dell’azione politica rispetto a Ricerca e Università e diritti civili.

Le tre proposte forti che la Uil lancia ai futuri amministratori sono sulla sanità, la casa e l’ambiente. Sulla sanità, la sensazione è che ci sia un «deterioramento della qualità e della quantità di servizi», per questo si chiede l’allargamento delle fasce orarie di apertura degli ambulatori pubblici per visite specialiste ed esami diagnostici ed un rinnovato patto con i medici di famiglia. Sulla casa, ha proseguito Alotti, gli interventi della Provincia si sono focalizzati su agevolazioni per l’acquisto prima casa e ristrutturazioni, ma si deve soddisfare anche le nuove esigenze dell’abitare, per le mutate condizioni di lavoro, puntando sulle agevolazioni per l’affitto. Serve, ha precisato Alotti, abolire la legge Dalmaso e fissare nuove regole per un Piano Casa con gli enti locali e l’Itea, coinvolgendo anche il sindacato.

E per l’ambiente, la proposta è di un piano un grande piano di risanamento e manutenzione dell’ingente sistema di acquedotti, coinvolgendo i Comuni, le Comunità di valle ed i Bim. Sistema che gli esperti ed i tecnici ci dicono “faccia acqua”: nel senso che sembra riesca a disperdere il 30% del suo totale circolante in rete idrica.

Alotti ha ricordato alcune battaglie come quella della tassa di soggiorno, criticata dagli operatori che in pieno boom del turismo può essere accompagnata dalla tassa di scopo e quella che le ingenti erogazioni finanziarie che i Bim (Bacini Imbriferi Montani) distribuivano “a pioggia” siano destinate allo sviluppo sociale e territoriale dei loro territori di competenza. (sa.m.)













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