Casa Battisti, interviene il Comune

Il sindaco: «Così quel palazzo non è decoroso, a breve un sopralluogo»
FOTO Il palazzo in rovina


Chiara Bert


TRENTO. Nei prossimi giorni i tecnici del Comune effettueranno un sopralluogo a Casa Gerloni, la casa natale di Cesare Battisti affacciata su piazza Duomo, dall'aspetto decadente e all'interno ridotta in condizioni fatiscenti.

Il sindaco Alessandro Andreatta ha incaricato gli uffici di eseguire una verifica sulla base del regolamento edilizio comunale: «Si tratta di un edificio tutelato». Lo stato del palazzo non è nuovo ad Andreatta. La facciata scrostata, infiltrazioni d'acqua che stanno danneggiando gli stabili vicini, crepe nei muri, come testimoniato dalle immagini pubblicate sul nostro giornale (FOTO Il palazzo in rovina).

«La situazione mi è stata segnalata in diverse occasioni - spiega il sindaco - inoltre l'edificio si trova lungo il mio percorso da casa al lavoro». Ieri è intervenuta con un'interrogazione la Lega Nord, denunciando «una situazione che rischia di travalicare i confini della proprietà privata, con potenziale danneggiamento degli utenti di piazza Duomo e delle proprietà confinanti»: «Cosa intende fare l'amministrazione per riacquisire al patrimonio cittadino un edificio di valore storico?».

Andreatta ammette che per il Comune le possibilità di intervento su edifici privati sono limitate: «La legge regionale ci consente di agire con provvedimenti urgenti in caso di grave pericolo per l'incolumità dei cittadini, ma si tratta di situazioni molto gravi, dove ci sono edifici che rischiano di crollare».

C'è poi una seconda strada, prevista dal regolamento edilizio comunale, che appare invece più percorribile: l'articolo 69 prevede che «dove le condizioni delle facciate, dei muri di sostegno e di contenimento e le recinzioni non rispondono più ai requisiti di decoro, il sindaco può ordinare gli interventi necessari fissando un congruo termine per la loro esecuzione».

Ancora: «Gli elementi di finitura delle facciate, quali intonaco, coloritura, serramenti, decorazioni e simili, nonché i muri di sostegno e di contenimento, devono essere mantenuti in modo conforme al decoro e in modo da armonizzarsi con gli edifici circostanti e le caratteristiche della strada o piazza». Di qui la decisione del sindaco di disporre un sopralluogo:«Quando parliamo di decoro la definizione può essere labile. Ma certo in piazza Duomo un edificio in quelle condizioni non è decoroso, ed è uno dei pochi del centro storico».

Andreatta ricorda che «il palazzo è tutelato dalla Soprintendenza ai beni architettonici»: «Se ci fosse una sua segnalazione, potrebbe rafforzare un nostro intervento».

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