Campiglio, impianti aperti su richiesta

Masè, presidente dell’Apt, risponde alle critiche di Bondi: «Destagionalizzare? Ci proviamo coinvolgendo gli operatori»


di Sandra Mattei


MADONNA DI CAMPIGLIO. Alla dura critica di Mauro Bondi, presidente dell'ordine degli avvocati di Rovereto e già consigliere provinciale e presidente del Pd, frequentatore dell'Alta Rendena per ascendenze familiari (vedi Trentino di ieri), arriva a stretto giro, la risposta del presidente dell'Apt Madonna di Campiglio, Pinzolo, Val Rendena, Marco Masè. Va detto che il presidente, anch'egli albergatore e ristoratore, dei tentativi per attuare la sospirata destagionalizzazione li sta facendo. E, novità assoluta, arriva dalle Funivie di Madonna di Campiglio la disponibilità ad aprire su prenotazione di almeno 25 persone.

Com'è la situazione attuale a Madonna di Campiglio? C'è un numero di turisti tale da giustificare l'apertura di un maggior numero di alberghi?

No, la situazione è sottotono, i turisti sono pochi e poi, la Pasqua quest'anno è stata molto alta: anch'io sono colpevole, ho chiuso, penso per la seconda volta in vita mia albergo e ristorante perché c'era molta fiacca. Preciso, inoltre, che il ponte pasquale ha avuto due giorni brutti su tre, per cui non ha aiutato.

Eppure, nonostante si sia alla fine d'aprile, la neve è ancora tanta e questa settimana è stata bella. Non c'era la possibilità di tenere ancora aperta qualche pista del Grostè?

Il discorso è molto complesso e potrei dire che, dopo Pasqua, anche quando cade più bassa, è sempre così. I turisti sono pochi e in un momento di difficoltà economiche generali, i privati sono costretti a decidere l'apertura e la chiusura della propria attività in modo molto oculato. A volte chiudono prima gli impianti, a volte gli albergatori. Ma mi rendo conto che non si può rispondere: “è sempre stato così”. Anche perché quest'anno ci sono stati parecchi turisti, soprattutto proprietari di seconde case, che si sono lamentati per la chiusura di locali pubblici, dai bar ai ristoranti. Ed infatti noi stiamo provando a correre ai ripari.

In che modo?

Va detto che il progetto ha comportato il coinvolgimento di tutti gli operatori, dagli albergatori, agli impiantisti, dai ristoratori ai negozianti. L'obiettivo è stato quello di realizzare una mappa per offrire informazioni utili anche a chi arriva a Madonna di Campiglio in bassa stagione. Non è stato facile, perché Campiglio è un paese di mille abitanti durante l'alta stagione, che diventa fantasma appena non si scia più. Mi rendo conto però che, per chi arriva anche ora, il paese deve all'altezza delle aspettative e del nome che ha. E in questi giorni dà veramente un'immagine di desolazione.

Che fare allora?

La nostra prima risposta, già messa in pratica l’autunno scorso, è stata quella di stampare la mappa di quello che offre la località anche in bassa stagione. Si tratta di una serie di informazioni in italiano, tedesco ed inglese, per sapere dove poter mangiare e bere, dove dormire ed eventualmente dove poter effettuare le escursioni nei punti più panoramici dei dintorni. Ora, cosa più importante, le funivie hanno dato la loro disponibilità ad aprire, dal 12 maggio al 20 giugno, gli impianti per gruppi di almeno 25 persone. E l’Apt sarà aperta, in primavera, anche il sabato e la domenica, ore 9-13 e 14-18.













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