il caso

Campiglio butta fuori le auto dal centro storico

Troppi abusivi: l’attuale zona a traffico limitato diventa a tutti gli effetti area pedonale urbana


di Elena Baiguera Beltrami


MADONNA DI CAMPIGLIO. La viabilità e la cura dell’arredo urbano erano i punti cardine della lista “Campiglio Insieme” a sostegno della coalizione del sindaco Michele Cereghini, che poi ha vinto le elezioni. Un programma che a Campiglio ha premiato Albert Ballardini oggi vicesindaco ed assessore alla viabilità, con un bottino di preferenze senza precedenti. E l’ordinanza emessa dal comune di Pinzolo che trasforma la Ztl ad est di piazza Righi in Area Pedonale Urbana, va esattamente nella direzione di una regolamentazione di quel passaggio divenuto ormai ingestibile. L’ordinanza vieta tassativamente il transito tra i due dissuasori Pilomat a scomparsa (uno all’altezza del negozio Olimpionico e l’altro di fronte al Des Alpes) su via Spinale.

«Una moltitudine di mezzi, tra i quali taxi con licenza Ncc, pulmini delle scuole, mezzi per i rifornimenti, valligiani, che avevano ottenuto il telecomando dei Pilomat, passavano a tutte le ore. - spiega il vice sindaco - Tra gli 80 e i 150 passaggi al giorno in un’area che doveva essere per carico e scarico, così anche sull’onda delle lamentele da parte della clientela turistica, dal 15 giugno al 15 settembre e dal primo dicembre fino alla chiusura degli impianti, nessuno passerà più in quel tratto, tranne le forze dell’ordine, i mezzi di servizio ai portatori di handicap, i mezzi di soccorso-emergenza, i mezzi sgombera neve e quelli comunali soltanto per la sistemazione dell’arredo urbano. Fuori stagione tutto rimarrà come prima».

E per chi ancora possiede il telecomando che abbassa i dispositivi? «Stiamo cambiando i codici - assicura Ballardini - la collettività ha speso miliardi di vecchie lire per realizzare la circonvallazione in galleria, proprio per togliere il traffico dal centro storico, d’ora in poi nemmeno i mezzi dei nostri dipendenti potranno passare, se non per motivi di servizio, pena un richiamo scritto».

Quel tratto di strada comunale è parte della frequentatissima passeggiata nel cuore della località, dalla quale oltretutto si accede al parco giochi in Conca Verde, che con tutto quel via vai di auto di fatto non era più pedonale. No deciso dell’amministrazione anche nei confronti della petizione con 60 firme di residenti per aprire fuori stagione via Dolomiti di Brenta fino alla Famiglia Cooperativa. «Dobbiamo imparare a vivere e ad offrire ai turisti un paese alpino se vogliamo recuperare qualità - asserisce convinto Ballardini - è un’istanza prioritaria, soprattutto da parte dei proprietari di seconde case».













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